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“Era l’ uomo dell’eucarestia”: lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato Sua Eminenza, il cardinale argentino Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali a proposito di San Giovanni Paolo II, commemorando i cento anni dalla nascita del santo Papa polacco. Il cardinale Sandri ebbe l’ingrato compito di dare l’annuncio al mondo, la sera del 2 Aprile 2007, alle 21, 37 della morte di Giovanni Paolo II.

Eminenza, le toccò dare quella brutta notizia. Con che spirito?

“Ero sconvolto ed emozionato nel dare al mondo e a tutti i cattolici che quel grande santo Papa aveva lasciato questo mondo. Mi venne spontanea l’espressione ‘E’ tornato alla casa del Padre'”.

La ricordano tutti...

“Fu una sera molto triste, tutti eravamo tristi. Ho parlato da figlio, come se fosse morto un padre, tremando. Non era per niente facile parlare senza trattenere l’ emozione ed una lacrima”.

Negli ultimi cinque anni di vita lei, per il suo incarico, ha spesso seguito Giovanni Paolo II..

“Ero Sostituto alla Segreteria di Stato e lo aiutato tra bastone e carrozzina nella sua grande e dignitosa sofferenza che ha accettato e portato con spirito cristiano. Le dico di più, che ho prestato la mia voce a lui, nel senso che leggevo i suoi discorsi alla sua presenza e vedevo con occhi e mani seguiva e approvava”.

Chi è stato Giovanni Paolo II?

“Sicuramente un grande Papa, un esempio, sia da laico, che da sacerdote, vescovo ausiliare e cardinale di Cracovia, naturalmente da Papa. Non bisogna tuttavia dimenticare il ruolo decisivo che ha avuto nella storia reale contemporanea, alla ricerca della libertà che si deve anche a lui, e penso alla caduta incruenta del muto di Berlino”.

Molti intervistati ricordano come celebrava la messa quasi estraniandosi dal mondo..

“Concordo. Varie volte ho concelebrato con lui, sia in pubblico che nella sua cappella privata. Ricordo che quado ci andavo, lo trovavo già in cappella, inginocchiato da molto tempo prima, davanti al Santissimo. Durante la celebrazione della messa era concentrato e quasi si estraniava da tutto con una energia spirituale inarrivabile. Era un innamorato di Cristo e l’ uomo dell’ eucarestia che metteva al centro della sua vita”.

Bruno Volpe

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