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“Giovanni Paolo II nella preghiera si estraniava dal mondo. Innamorato di Dio,  della Croce e dell’ Eucarestia”: la rivelazione è del cardinale Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo che ha conosciuto molto bene e direttamente Giovanni Paolo II.

Eminenza: siamo nel tempo delle celebrazioni per i cento anni della nascita di San Giovanni Paolo II. Lei lo ha conosciuto. Quale la sua idea?

“Lui mi ha nominato  Nunzio Apostolico ad Haiti e volle  che andassi con lui a Puebla in Messico al primo suo viaggio. Un uomo straordinario di grandi qualità umane e spirituali. Quando tornavo da Haiti, dove c’era una ferrea dittatura, ci vedevamo e parlavamo. Gli spiegavo i problemi a cena e non mi dava subito una risposta, anche se amava la concretezza. Diceva: mentre noi cerchiamo una soluzione e parliamo di questi argomenti, c’è tanta gente che prega per noi. Ricordo anche che amava passeggiare sia nel giardino che sul terrazzo del Palazzo recitando il rosario, guardando il Cielo. In modo intenso, fisso, in dialogo con il trascendente. Ha voluto persino costruire un monastero in Vaticano tanta alta era la sua idea di preghiera. Lo stesso monastero dove oggi vive il Papa Emerito”.

In tanti ricordano il suo modo intenso di celebrare la Messa…

“In effetti  era come se si estraniasse dal mondo. Poneva al centro della vita l’Eucarestia che celebrava devotamente. In un certo senso se oggi tanti sacerdoti  fanno una lunga pausa dopo l’omelia o dopo la comunione, lo dobbiamo a lui che volle introdurre questa usanza, un contemplativo per vocazione”.

Insomma, Cristo era la sua prima fonte di ispirazione…

“Giovanni Paolo II era un innamorato di Cristo e della Croce, anche  a causa di una vita non proprio facile specie in gioventù.  Non esiste Croce senza Cristo e Cristo senza Croce. Ed anche la preghiera era sempre ricorrente e centrale nella sua vita e giornata, specie il Santo Rosario. Del resto è nota a tutti la sua grande devozione mariana”.

Preghiera: è utile?

“Basilare. Anche in questo tempo della pandemia dobbiamo sempre domandarci: ma Dio che cosa ci chiede, che cosa ci vuole dire? Non sappiamo leggere nei suoi piani misteriosi e le Sue vie non sono le nostre vie. Una cosa è certa: ci indica la  preghiera affinché ogni casa diventi Chiesa domestica, come indica il Vaticano II”.

Giudizio di sintesi su Giovanni Paolo II?

“Uomo innamorato di Dio e della Croce. Gigante della Chiesa”.

Bruno Volpe

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