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Quando la Via Crucis diventa catechesi. E’ lo scopo, ampiamente raggiunto, di un bel libro dal titolo:  “Gli incroci della speranza, Via Crucis con i giovani, oltre il Calvario” ( edizioni San Paolo), scritto dal parroco barese don Antonio  Ruccia (  della comunità San Giovanni Bosco) e da Mimma Scalera. Il volume, agile e bven fatto, è un commentario alla Via Crucis, di stretta attualità nel tempo di Quaresima. Abbiamo intervistato don Antonio Ruccia che è stato anche direttore della Caritas Diocesana.

Don Antonio, lei non è nuovo a commenti sulla Via Crucis. Perchè?

” E’ in effetti così’, ho scritto nel tempo dieci meditazioni, perchè ritengo che sia molto importante recitarle e soprattutto riflettere con attenzione”.

Il titolo è: ” Gli incroci della speranza,  Via Crucis con i giovani ,oltre il Calvario”. Perchè?

” Perchè, a ben vedere, le stazioni sono 15 e non 14. Intendo dire che quella più importante, la tappa fondamentale, è la Resurrezione e allora non possiamo fermarci al Venerdì Santo, come tante volte accade. Bisogna guardare oltre il Calvario, alla Resurrezione base della nostra fede. La nostra cultura che risente molto della influenza spagnola, specie al Sud, ci porta a questa conclusione”.

Che cosa vuole dire?

” Che è giusto guardare oltre la sofferenza. Questo non è un volume dedicato solo alla tradizionali pie donne di  chiesa, ma specialmente ai giovani. Ovviamente non solo a loro. Bisogna comprendere che la Via Crucis è sicuramente un fondamentale  esercizio di pietà popolare, tuttavia, è anche catechesi ed evangelizzazione. Anzi, quando ben fatta, rappresenta il nuovo volto della Chiesa dell’ annuncio voluta dal Papa”.

Incroci, quali?

” Quelli tra Gesù che porta la croce per noi e con noi, e la situazione attuale, meglio le situazioni di ogni giorno, di ciascuno di noi, nel tempo e nella storia. Nei  limiti del possibile, abbiamo cercato nelle nostre meditazioni, di attualizzare e contestualizzare i commenti e le meditazioni”.

Libro ottimista o pessimista?

” La fede, rettamente intesa, non è pessimista, ma guidata dalla  virtù della speranza. Questo è dunque un testo che ci invita alla speranza, indicando nuove e radicali scelte di vita conformi al Vangelo. Ai ragazzi dico: partecipate alla Via Crucis che non è un esercizio riservato agli adulti. Fa bene, è una utile catechesi che apre cuori e menti”.

Bruno Volpe

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