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“La tragica morte di Pamela ci deve far riflettere sulla crisi della famiglia. La Chiesa ha perso autorità”: lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato il noto criminologo e psichiatra professor Francesco Bruno.

Professor Bruno, l’ha colpita la morte di Pamela?

“Certo, una cosa orribile, anche se io nutro ancora qualche dubbio sull’ omicidio e penso che  tutto sia dovuto, prima di ogni cosa, ad una overdose e questo è l’ aspetto più angosciante : il consumo di droga tra i giovani, spesso legato alla famiglia allo sbando”.

Droga e famiglia, quale il nesso?

“Tante volte i giovani fanno uso di droga, perchè la famiglia è assente o distratta. Parlo dei genitori.  Spesso la famiglia ha perso il controllo della situazione, i genitori non fanno i genitori, ma gli amici dei figli e possiamo dire che questa istituzione è allo sbando, come la società, che tollera troppo”.

In che senso?

“Mancano i punti di riferimento per i ragazzi, specie nella educazione e nell’affermare con chiarezza che cosa è bene e che cosa è male. Anche la figura paterna è venuta meno. Tanti, nella politica e nella cultura, invocano la famiglia, ma sono degli ipocriti”.

Perchè?

“Perchè la hanno dimenticata o colpita, sia in senso politico, che culturale.  Mi valutino impopolare, ma lo Stato dovrebbe proibire nido e asili prima dei tre anni del bambino, che ha bisogno della figura materna sino a quella età. Tutto questo ci porta al ruolo biologico della donna, che è quello di fare figli e crescerli come avveniva una volta. Una donna  dovrebbe dedicarsi al figlio almeno sino ai primi tre anni ed uno stato socialmente avanzato   ha il compito di garantire questo. Invece ci riempiamo la bocca con cose banali quali le quote rosa, che sono una  insensatezza, alla pari dell’ uso di ministra o presidenta”.

Si parla di adozione in favore di coppie gay o di lesbiche…

” Un bambino con due uomini o due donne, rischia di crescere con squilibri mentali, per una armonica genitorialità ci vogliono genitori di sesso diverso .  Ma certe cose la potente lobby gay non le vuole sentire dire, non gradisce che si affermi questo. Gay e lesbiche non sono normali. Non affermo che siano malati, ma non possiamo parlare di normalità. Lo sono solo gli etero. Chi non è in grado di produrre vita non può definirsi normale. Mi attacchino pure. I generi sono maschio e femmina, non esistono altri, parlare di terzi generi o roba simile è un abominio”.

Che ruolo ha in tutto questo caos la Chiesa cattolica?

” Ha perso autorità e non fornisce precetti. Capisco che sia in difficoltà e che cerchi il consenso, ma occorre maggior forza. Inoltre, tanti preti al posto di svolgere il ruolo ruolo, la cura delle anime,  si comportano da psicologi”.

Bruno Volpe

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