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Abbiamo intervistato il noto economista professor Leonardo Becchetti, docente a Roma Tor Vergata. Con lui parliamo degli effetti economici della pandemia.

Professor Becchetti, aumentano i poveri assoluti nel nostro Paese secondo l’ Istat. Preoccupato?

“Indubbiamente il dato allarma, comunque lo dovevamo attendere, era  normale visto che da oltre un anno, a causa della pandemia viviamo una specie di guerra nella quale, per inciso, il debito è aumentato del 30 per cento. Penso che sarebbe stato difficile per tutti fare meglio. Questa è una crisi economica sanitaria, atipica”.

Chi rischia di più?

” I ceti a redditi fisso e i benestanti non hanno patito danni, invece la classe danneggiata, seriamente danneggiata, è quella media e penso alle partite iva, ai piccoli commerci, bar, pizzerie, artigiani ed ambulanti. A tanto si aggiunga quel dieci per cento che si chiama imprese zombi, destinate a chiudere perchè non possono più stare in piedi”.

Che fare?

” Una risposta possibile è la cancellazione del debito, consideriamo che oltre un quarto del debito è  nelle mani delle banche centrali”.

Si poteva fare meglio?

” In condizioni come queste dare giudizi è problematico. Certamente si potevano fare arrivare i ristori con maggior rapidità e con  quantità evitando il metodo dei codici ateco , scegliendo il fatturato”.

Lei è credente. Può essere una soluzione la dottrina sociale della Chiesa?

” Lo è, ne sono convinto. Lo sforzo è attualizzare alla ricerca concreta del welfare e della fraternità”.

Bruno Volpe

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