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“Alla Chiesa chiedo coraggio e coerenza. Rischio autoritarismo”. Ecco gli affondo in questa intervista che ci ha rilasciato del Presidente emerito del Senato Marcello Pera.

Presidente Pera, condivide la scelta della Chiesa di non celebrare messe  col popolo?

” No e sono convinto, ne ho contezza, che neppure a tanti sacerdoti, anche di spessore e di assoluto rilievo nella gerarchia, questa cosa sia andata a genio. A mio avviso è stata una cosa  grave  quella della Chiesa e del Papa di piegarsi al mondo e all’autorità secolare. Non aveva neanche l’obbligo giuridico”.

Però bisognava evitare il rischio dei contagi…

” Le messe si potevano fare con prudenza e del resto chi voleva ci andava. A mio avviso non bastano e non sono adatte le messe in streaming o quella tv del Papa che afferma anche cose di buon senso, ma poi cade in contraddizione quando dice ai sacerdoti di non fare come don Abbondio e dopo chiude le celebrazioni. Si metta d’accordo con sé stesso”.

In tempi come questo la gente ha bisogno di sacerdoti?

” Chi crede, certamente sì. La Chiesa non può e non deve ritirarsi come fosse una organizzazione del mondo. I fedeli vogliono conforto dai  pastori. In altri tempi quando accadevano calamità, guerre, epidemie, la gente andava a messa, pregava, aveva sete di Dio e trovava pastori accoglienti. Ora porte spesso chiuse e le messe in tv. Aggiungo che mi pare inumano che tanti fedeli muoiano e non abbiamo diritto al funerale. In ottica cristiana non è pensabile lasciare il popolo senza  sacramenti”.

Veniamo alla situazione politica  e ai decreti del Presidente del Consiglio e a quelli legge. Pensa che ci sia una specie di commissariamento del Parlamento?

” Di fatto è esautorato della sue funzioni anche per sua colpa, sia chiaro. Costituzione alla mano trovo molto pericoloso e addirittura anti costituzionale che norme che incidono sulla libertà personale e limitano i diritti costituzionali siano adottate con decreto del Presidente del Consiglio o decreto legge, occorre, dopo ampia discussione parlamentare, una legge. No dobbiamo fare in modo che con la giustificazione della tutela della salute si arrivi allo stato di polizia che limita  il dissenso col rischio dell’ autoritarismo. . Non mi garba uscire di casa e sapere che un drone dall’ alto mi sorveglia, è illegale. E’ troppo chiedere e pretendere dal Parlamento un dibattito alto?”.

Bruno Volpe

Un pensiero su “Marcello Pera: “Non bastano le messe in streaming o in tv””

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