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Cento anni dalla nascita di San Giovanni Paolo II. Tuttavia, non è possibile ricostruire adeguatamente le tappe di quel pontificato ( contrassegnato anche da misteri) senza parlare del rapimento di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori. Lo abbiamo fatto intervistando Pietro Orlandi.

Orlandi, ha conosciuto Giovanni Paolo II. Che idea se ne è fatto?

“La nostra famiglia di fatto è nata in Vaticano, abbiamo tutti respirato quell’ aria. Ho sempre per motivi di nascita e di famiglia, considerato il Vaticano come la mia casa e famiglia. Ora no. Ci ha voltato le spalle, tanti, troppi silenzi”.

Veniamo a Giovanni Paolo II. Lo ha conosciuto prima dell’ episodio di Emanuela. Chi era?

“Dal punto di vista del carattere e delle emozioni ci ha sempre trattati bene. Poi tutto è cambiato, senza una spiegazione”.

Dal rapimento..

“Certo. Come le ho detto per la nostra famiglia il Papa e il Papa polacco erano un punto di riferimento. Godevano di fiducia come istituzione. Poi successe quel rapimento. Ricordo  che Giovanni Paolo II, più o meno era Natale, venne a visitarci a casa e ci disse che secondo lui era un caso di terrorismo internazionale legato allo scambio con l’ attentatore”.

Poi?

“Poi si affacciò  un’ altra pista, quella della Banda della Magliana, ossia di un rapimento a seguito di soldi presi a prestito e da restituire, per il sindacato polacco . E cito un famoso Angelus”.

Quale?

“Il Papa ne fece otto legati ad Emanuela. In uno chiese ai rapitori di liberarla. Dunque si rivolgeva a qualcuno. Un Papa non parla a vuoto, sa quello che dice e a chi lo dice. Lo dichiarò il 3 Luglio”.

Pensa che conoscesse davvero la verità ?

“Non lo so  se la conosceva. Se la risposta è affermativa, se l’è portata nella tomba. La mia sensazione è che tra la difesa della Chiesa istituzione e la vita di Emanuela, ha scelto la prima. Ovvero ha preferito tutelare l’ immagine della Chiesa, la ragion di Stato e non la vita di Emanuela, questo  è quanto riesco allo stato a ricavare. Per me è stato una delusione, anche quel suo ‘faccio quello che è umanamente possibile'”.

Ritiene che dal cielo possa aiutarvi?

“Quello che poteva e doveva fare, lo doveva fare da qui, sulla terra”.

Pensa che in Vaticano sappiano?

“C’è gente che sa e anche ora non parla, compreso l’ attuale Papa regnante e l’Emerito. E alcuni cardinali viventi. Mi auguro che tutti, prima di morire, abbiano un sussulto di dignità ed onore e parlino, per amore alla verità”.

Bruno Volpe

Un pensiero su “Il fratello della Orlandi: “Giovanni Paolo II tra la difesa della Chiesa e la vita di mia sorella ha scelto la prima””
  1. Il sig. Pietro Orlandi ha ragione,Giovanni Paolo II,Benedetto XVI,Francesco e alcuni cardinali sanno e sapevano,ma per evitare scandali rifiutano di fare chiarezza sulla povera ragazzina,lasciando la sua famiglia senza giustizia……

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