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IL VANGELO DEL GIORNO: martedì 8 Ottobre 2019 

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Oggi il Vangelo ci racconta l’amicizia di Gesù con le due sorelle Marta e Maria. Maria, seduta, ai piedi di Gesù, è tutta presa dall’ascolto della sua Parola; Marta, invece, è tutta presa dai molti servizi e si avvicina a Gesù per contestare il comportamento della sorella. Una situazione quindi che descrive uno degli episodi più comuni che solitamente succedono dentro una casa, in una famiglia: c’è sempre chi lavora e chi si defila, chi si affatica e chi sta lì a perdere tempo. Le famiglie questo lo vivono ogni giorno! Ma in questo testo è molto interessante il dialogo tra Marta e Gesù, un colloquio molto confidenziale, perché la donna richiede un intervento di Gesù, che possa lui richiamare la sorella che si è defilata dalle faccende domestiche. E Gesù risponde a questa richiesta simpatica, e per noi anche giusta in qualche modo, che gli fa Marta. Il tono che Gesù adopera per parlare alla sua amica è abbastanza affettuoso, infatti ripete il nome: «Marta, Marta…» e le fa notare che lei in effetti non si rende conto, ma è un pò troppo preoccupata per quello che c’è da fare, ma forse anche troppo preoccupata per l’atteggiamento della sorella, che, quando sarà il tempo, maturerà e si metterà a servire. Lo farà da sè, dopo aver capito che servire è una risposta d’amore, non di dovere!  Cosa poteva dire Gesù a quella donna, se non sentiva ancora nel cuore l’urgenza di aiutare sua sorella? L’urgenza del servizio deve nascere dal cuore! Prendersi cura dell’amico è qualcosa che viene dopo aver percepito l’amico e la sua importanza nella tua vita. Prima deve esistere l’amico, poi mi prendo cura! Ed è amico chi ti dà spazio nel suo cuore. Però, per dargli spazio nel proprio cuore, è importante stare ad ascoltarlo, passare del tempo con lui. Allora oggi siamo di fronte a un Vangelo che ci insegna come fare per essere anche noi amici di Gesù: con l’amore di Marta, che fa di tutto per far star bene Gesù, e con l’amore di Maria, che fa di tutto per farlo sentire importante, prima di farlo star bene. Per entrambe queste donne, Gesù era l’amico a cui volevano bene, solo che Marta era preoccupata, e questo le ha fatto perdere la pazienza verso sua sorella. Gesù allora non rimprovera Marta, ma con dolcezza le fa capire che essere amici non vuol dire pre-occuparsi, cioé “occuparsi prima” di cose che non conosciamo dell’altro. Essere amici invece vuol dire prima ascoltare l’altro, fare in modo che si esprima, che sia se stesso, amarlo così com’è, in modo che io possa occuparmi di lui dopo aver compreso le sue esigenze, le sue richieste, e non prima! Allora oggi chiediamo al Signore che ci doni la grazia di saper dare spazio a chi ci sta vicino e di saperci occupare prima delle persone, e poi delle cose, con pazienza, in modo da arrivare al cuore di chi ci sta accanto perché si senta amato e questo amore susciti nel suo cuore il servizio per gli altri. A volte, guardate, basta solo una parola, un gesto o uno sguardo per entrare nel cuore e nella vita di una persona. Ecco, che lo Spirito Santo oggi possa farci sperimentare questo: farci entrare nel cuore delle persone anche solo per il modo in cui parliamo con loro, o semplicemente le ascoltiamo. E questo sia perché possiamo imparare l’arte di stare vicini alle persone col cuore, perché Gesù si rende presente quando  siamo pronti a dimenticare noi stessi per servire gli altri. Ascoltiamo il Vangelo: 

Lc 10, 38-42

In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: “Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta”.

 

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