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Abbiamo intervistato don Pietro Sigurani, rettore della Basilica di San Eustachio a Roma.

Don Pietro si avvicina una Pasqua singolare, senza messa col popolo..

” E’ davvero paradossale e mi piace ricordare quel sine dominico non possumus. In Italia si può andare  secondo il governo a comperare i croccantini dei cani, ma non vi è spazio per la preghiera e la messa. Vuole dire che i croccantini sono più importanti della messa o della preghiera per questo esecutivo”

Ma le trasmettono in tv..

” E’ un simulacro di messa, una caricatura. Le pare naturale vivere una Pasqua del genere? Sine dominico non possumus, ricordo questo motto e medito. L’ idea  che viene fuori è devastante per la Chiesa. La comunione è un sacramento anche tattile devo poter dire, prendete e mangiate, altro che tv”.

Lei celebrerebbe la messa col popolo?

” Con opportune garanzie si potrebbe in cattedrali grandi e numerando i posti farne una celebrata dal vescovo almeno a Pasqua. I medici sono stati e sono coraggiosi rimettendoci la vita, anche noi preti non possiamo e non dobbiamo venir meno alla nostra missione. Tanti di noi infatti hanno pagato dazio. Da sacerdote ho il dovere di confessare e dare la comunione”.

Coronavirus. Lei nella sua chiesa ospita normalmente tanti senza fissa dimora e crea un ristorante dei poveri. Pensa che finita l’ emergenza ci saranno gravi ripercussioni economiche?

“E’ probabile anche se sono ottimista. L’ Italia dopo le brutte avventure ha saputo sempre rialzarsi. Occorre senso della solidarietà anche a livello di nazioni e di Europa. Però, ricordando quello che dice tante volte il Papa, il nodo è un sistema economico che travolge deboli e poveri, a scapito dei ricchi che lo diventano sempre di più.  Tra la gente  noto crescente nervosismo, stanchezza e forse sfiducia”.

Chi potrà avvantaggiarsene?

” I grandi potentati e penso a chi vende on line per esempio”.

Cina. Sul Coronavirus pensa abbia detto la verità?

” Quello è un sistema dove non esiste la democrazia. Non sapremo mai la verità. Quel numero di urne funerarie parla chiaro E neanche avremo risposte certe se questo Coronavirus è roba naturale o figlio di qualche esperimento sciagurato e malvagio. Ai cinesi dico: se avete dignità, dignità e  vi sentite parti del genere umano, se sapete qualche cosa e come neutralizzare quel virus, nel caso ci abbiate lavorato su, parlate. La dignità vale per credenti e non”.

Bruno Volpe

2 pensiero su “Don Sigurani: “Quella in tv ai tempo del Coronavirus non è una messa, è una caricatura””
  1. RIDATECI L’EUCARESTIA!
    Tenere buoni i cristiani, con Messe alla TV, con divieti accentuati dalla CEI e non dal Governo.
    Dove sono le lotte del Clero per poter ascoltare la Messa con dovute cautele?
    Chiusura totale!
    Sigarette SI e Eucarestia NO!

  2. Succede questo in USA……

    1)-https://www.avvenire.it/mondo/pagine/disabili-usa-senza-respiratore

    2)-https://www.ilmessaggero.it/mondo/coronavirus_america_california_morto_ragazzo_assicurazione_ultimissime_31_marzo_2020-5144682.html

    ….quando si dice i valori cristiani……….(quante marce per la difesa vita sono sate fatte in USA?)

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