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A messa, nelle chiese italiane, molte volte sentiamo…. canzoni stonate, utilizzando il titolo di una nota canzone di Gianni Morandi. E la musica sacra, da noi, non se la passa niente bene, anzi. Lo abbiamo chiesto al noto Maestro Aurelio Porfiri, uno degli esponenti maggiormente autorevoli nel campo, grande compositore ed esecutore.

Maestro Porfiri, una volta Papa Ratzinger sostenne che l’ organo è il re degli strumenti nella musica sacra. Che cosa significa?

“E’ il re, perchè, essendo uno strumento molto vario nella produzione di timbri, è in grado di suonare dolce, ma anche in modo maestoso e solenne”.

Però, almeno qui, non è usato con grande frequenza, almeno in rapporto ad altre nazioni. Perchè?

“Perchè ci sta ignoranza musicale e questo favorisce l’ utilizzo inappropriato di strumenti che con la liturgia hanno poco a che vedere e, in aggiunta, questi strumenti penso alla chitarra, vengono impiegati male, con dilettantismo, come fossimo alla scampagnata o ad un party. Uno dei grandi problemi è che in Italia non si vuole investire e spendere sulla musica sacra. Per avere buoni organisti occorre che siano pagati studi di qualità che costano ed è corretto che in chiesa l’ organista che suona bene sia pagato il giusto. Io ho scritto un libro sul tema che si chiama “Non ti pago””.

Il recente documento sulle offerte in occasione delle messe potrebbe ridurre gli introiti delle parrocchie ed incidere negativamente sul compenso agli organisti…

“Vero, ma il Papa dice, almeno in parte una cosa giusta, anche se capisco le esigenze dei parroci. Tuttavia alcuni esagerano e bisogna evitare di dare all’ esterno l’ idea di mercimonio”.

Perchè in Italia non collocano nei libretti di messa gli spartiti come in altre nazioni e si canta poco?

“Perchè vi è scarso interesse alla musica e poca cultura musicale. In quanto al coro, l’ Italia è un Paese dove è maggiormente sentita la tradizione individuale, vedasi la lirica, rispetto al coro, maggiormente diffuso per esempio in Germania o Usa, nazioni di tradizione protestante”.

Come è lo stato della musica sacra in Italia?

“Non è messa bene, molta sciatteria. Dopo il Vaticano II è peggiorata, non per colpa del Concilio ma di alcune interpretazioni”.

Bruno Volpe

2 pensiero su “Aurelio Porfiri: “l’ignoranza musicale fa usare strumenti che non c’entrano con la liturgia””
  1. …io in chiesa preferisco quando canta una ragazza,oppure un coro di giovani… ….siamo nel 2020,non nel 1920…..

    1. Ma che vuol dire questo commento? Si può essere giovani e suonare l’organo, amare la buona musica. Nessuno ha detto che la musica sacra è appannaggio dei vecchi.

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