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Il governo congolese ha lanciato una campagna di diffamazione contro il cardinale Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa, accusato di essere “l’istigatore di azioni volte a destabilizzare le istituzioni esistenti” e di voler “per prendere il potere”. Il cardinale è membro del Consiglio dei 9 cardinali scelti da Papa Francesco per il governo della Chiesa universale.

Donatien Nshole, Segretario generale della CENCO (Conferenza episcopale nazionale congolese), in una conferenza stampa ha denunciato: “stiamo assistendo a una campagna di intossicazione e disinformazione, inclusa la diffamazione orchestrata dai responsabili delle istituzioni della Repubblica contro la Chiesa cattolica e la sua gerarchia” e, in una dichiarazione la CENCO “ribadisce il suo pieno sostegno e la sua vicinanza al Cardinale Monsengwo”.

La Repubblica Democratica del Congo sta attraversando una crisi politica e istituzionale da dicembre 2016, quando è scaduto il secondo e ultimo mandato del Presidente Joseph Kabila. Le elezioni presidenziali previste per quello stesso anno non sono state più organizzate. Grazie alla mediazione dei vescovi, si era arrivati ad un accordo per portare gli elettori alle urne nel 2017. Ma questo non è successo. Kabila è rimasta al potere mentre le elezioni sono state rinviate al 23 dicembre 2018.

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