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Il  tradizionale albero di Natale di Piazza San Pietro questa volta arriva dalla Polonia ed in particolare dalla diocesi di Elk, al  nord est della nazione. Per saperne di più, abbiamo intervistato il vescovo della diocesi di Elk, Monsignor Jerzy Mazur.

Eccellenza Mazur, perchè avete voluto fare questo gradito dono?

” Certamente è un regalo della nostra diocesi e delle arcidiocesi confinanti. Però è anche opportuno chiarire che si tratta di un dono di tutta la Chiesa della Polonia che è in festa”.

Per che cosa?

“Vogliamo degnamente  celebrare i 25 anni da quando l’ amato Papa, s. Giovanni Paolo II operò il ridisegnamento delle strutture ecclesiastiche in Polonia, creando nuove diocesi e tra di loro, appunto, sorse quella di Elk. Questo successe nel 1992. In quel senso l’albero è un ‘dono giubilare’ per il Santo Padre Francesco come espressione della gratitudine per 25-mo delle nuove strutture ecclesiastiche in Polonia. Anzi, ci sono anche altri giubilei che quel dono simbolizza: 300 anni dalla coronazione della Santa Immagine della Madonna di Częstochowa, 140 anni delle apparizioni di Madonna a Gietrzwałd (nostra vicina arcidiocesi di Warmia) e ovviamente 100 anni delle apparizioni di Madonna a Fatima”.

Che dimensioni ha questo albero?

” E’ di 25 metri, anche se originariamente era di 28. Per ragioni tecniche lo abbiamo accorciato. Mi sembra simpatico e direi non del tutto casuale, il numero  25, pari agli anni che andiamo a celebrare, quelli della entrata in vigore del provvedimento di  San Giovanni Paolo II”.

Le chiese e le parrocchie polacche sono sempre molto piene ed affollate durante le messe. Da che cosa dipende la straordinaria vitalità della Chiesa polacca?

” Non esiste un segreto o la ricetta. L’ importante è credere, avere fede e soprattutto coltivare la preghiera che è fondamentale,  come l’ adorazione del Santissimo Saramento. Occorre sempre e comunque guardare con fiducia a Dio e fare la sua volontà, avendo molto chiara la dimensione verticale della fede che è centrale. Inoltre, un motivo di grande cura e attenzione è proprio la famiglia”.

La famiglia?

” Certo. La ritengo la base della nostra società. Senza una famiglia sana ed unita, senza la cura di questa istituzione fatta dalla unione sacramentale di uomo e donna, non si va lontano. Ovviamente pensando alla famiglia, bisogna guardare a Maria, nostra  Madre e modello e qui penso specialmente a quella di Czestochowa”.

In Polonia si è tenuto un grande rosario sui confini..

” Anche la nostra diocesi vi ha preso parte ai confini con Russia, Bielorussia e Lituania. Penso che sia stata una bella dimostrazione di fede in ottemperanza a quello che ci ha detto 100 anni fa la Madonna a Fatima. Preghiera e Rosario sono molto importanti”.

Che significato ha l’albero di Natale?

“Rappresenta la vita e la speranza della salvezza.  L’ albero di Natale è prima di tutto simbolo dell’albero di vita, simbolo dell’albero dal Paradiso di cui tratta il Libro della Genesi – dell’albero che è stato perso, ma poi riacquistato grazie alla nascità di Gesù. Lui è simbolizzato da le tutti luci messiesull’albero di Natale. Cristo è vita e luce. L’albero di Natale pieno di luci, insieme con il presepe sono i simboli del Natale e ricordano che al mondo viene Luce eterna, Salvatore del mondo. ”

 Bruno Volpe

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