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“Su di me una polemica strumentale e politica. Sbagliato chiamarmi prete anti islam”.   Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana don Ottorino Baronio, parroco a Vicomosciano ( Cremona), finito suo malgrado  al centro di qualche chiacchiera  per aver organizzato un rosario simile nelle intenzioni a quello polacco.

Don Ottorino, lei è un parroco anti islam?

” Sono rimasto meravigliato da queste polemiche che reputo strumentali e politiche. E’ bene chiarire, anche a chi in tv dice cose inesatte, che la preghiera non è mai contro qualcuno, ma per . Sbagliato chiamarmi prete anti islam”.

Vale a dire?

” Io ho organizzato un rosario per proteggere il cristianesimo da ogni pericolo relativista, materialista e dall’islamismo radicale. In poche parole io non prego contro i singoli musulmani e me ne guarderei bene, e neppure contro una religione. Al contrario io voglio, con la preghiera, combattere e mettere in guardia dalle insidie  del relativismo, del nichilismo e sulla deriva violenta dell’ islamismo. Penso che abbia scritto cose condivisibili e sagge Mario Adinolfi nel suo libro “O capiamo o moriamo”. Da questo è nata una polemica fatta sul niente magari strumentalizzata politicamente”.

Su che cosa insiste?

” Io batto il chiodo sulla necessità di ribadire e con forza, l’importanza dei principi non negoziabili e della morale cattolica.  L’islam avanza in Europa grazie anche al nostro vuoto e alla mancanza di valori. Inoltre occorre leggere con attenzione e meditare la interessante intervista rilasciata da don Nicola Bux”.

Cioè?

” Che la Chiesa  è chiamata non ad occuparsi di finanza, politica, ecologia, immigrati o jus soli. Indubbiamente l’ aspetto caritativo è importante, ma non quello principale o primario. In questo modo rischiamo di  non comprendere il ruolo della Chiesa che è quello di trasmettere la salvezza. Noi dobbiamo occuparci delle anime, altrimenti la Chiesa diventa una specie di Ong”.

Che dire del rosario polacco?

” Per me è stato una bella iniziativa e dimostra quanto sia radicata e salda la fede in quel popolo e nella sua Chiesa. La spiegazione che riesco a darmi è che loro hanno conosciuto e sperimentato il dominio del nazismo e del socialismo reale ateo”.

Rifarebbe quel rosario?

” Certo, non ho nulla di cui vergognarmi, non è una battaglia religiosa, ma solo il ribadire l’appartenenza e la fedeltà ai nostri valori religiosi cristiani “.

Bruno Volpe

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