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“Mai nella storia, nemmeno nel Medioevo, queste nazioni hanno avuto un cardinale. È importante che l’Europa del nord, che è poco conosciuta nel mondo cattolico, adesso abbia una particolare presenza nella Chiesa universale”. Mons. Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma, sarà creato cardinale al prossimo Concistoro. È il primo cardinale scandinavo.

Intervistato dal Sir, racconta le emozioni di questi giorni e dichiara di aver ricevuto la notizia senza alcun preavviso: “È stata una sorpresa. Un sacerdote ha trovato la notizia su internet e mi ha mostrato anche il video di quando il Papa ha pronunciato il mio nome e la nomina. All’inizio non ci credevo che fosse vero, ma quando ho capito che era la verità sono stato colpito e ho sentito la mia incapacità e la mia piccolezza davanti a un compito così grande, ma allo stesso tempo gratitudine perché il Papa ha voluto rinforzare la nostra Chiesa locale, così come quella del Mali e del Laos. Il Santo Padre ha una preferenza per la periferia anche nella Chiesa”.

Come cambierà il suo modo di essere vescovo? “Non so esattamente. La vita qui in Svezia sarà la stessa, il lavoro rimane. Forse riceveremo più attenzione dall’opinione pubblica perché c’è un cardinale”. Arborelius dice anche della sua conversione: “Sono stato battezzato e cresciuto nella Chiesa luterana, ma non sono mai stato molto attivo. Fin da bimbo ho avuto tanti contatti con la Chiesa cattolica e ne sentivo l’attrazione in tutti i sensi, per cui il passaggio non è stato così radicale”. (SIR)

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