Ti è piaciuto? Condividi!

” Mi domando: come mai si è tardato e si tarda tanto ad erogare il denaro? La situazione economica è molto difficile”: lo dice in questa intervista Monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo di Gravina- Altamura- Aquaviva e presidente di Pax Christi

Eccellenza, la spaventa il virus o il dopo?

“Il futuro è  nelle mani buone di Dio. Però senza alcun dubbio lo vedo molto incerto. E se le sacche di povertà qui erano consistenti prima, penso che dopo lo saranno ancora di più”.

Percepisce disagio sociale?

“Certo. E se non ci si sbriga tutto può accadere, mi auguro, anzi ne sono certo, nei limiti della legalità. Però occorre muoversi, la fame non è buona consigliera e qui la fame esiste”.

Chi è penalizzato?

” Mi pare evidente, chi non aveva redditi e lavori a tempo determinato, i piccoli e le partite iva, coloro che svolgevano lavoretti nel sommerso. Il problema è sempre lo stesso. I grandi, penso alle grandi imprese, ne risentiranno molto relativamente perché hanno le spalle forti. Chi uscirà ammaccato e forse compromesso  saranno i piccoli. Gli aiuti caritatevoli fatti dalle Caritas, certo con il sussidio del governo, sono utili, ma servono nella emergenza. Non dobbiamo guardare al dopo emergenza. Non sono un politico di professione, però mi domando: come mai si è tardato tanto e si tarda ad inviare il denaro annunciato?”.

Il Papa ha parlato di disuguaglianze sociali…

” Ha fatto molto bene. La fame è provocata dai tanti squilibri sociali esistenti, penso al commercio delle armi. Io mi auguro che dopo questa batosta, cambieremo gli stili di vita, con un modo diverso di gestire il mondo improntato a maggiore solidarietà”.

Bruno Volpe

Un pensiero su “Mons. Ricchiuti (Pax Christi): “Dopo il Covid-19 cambiare stile di vita””

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.