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La storia è attraversata da forti movimenti filosofici, culturali, sociali e politici, spesso cruentemente violenti, e sono le Rivoluzioni: attraversano tutta la storia dell’Occidente, dal Rinascimento sino ai nostri giorni e ne sono esplose tante. Riflettendo sulla storia degli ultimi secoli però, si possono fare delle considerazioni inquietanti su tutte le manifestazioni rivoluzionarie di tale periodo:
1) viene da esse rifiutato il concetto di persona secondo il Cristianesimo, elogiato (come sopra notato) dal filosofo idealista e laico Benedetto Croce;
2) l’ispirazione di fondo unitaria è l’odio contro la Chiesa, che è da eliminare o da dominare politicamente; e quindi odio contro Gesù Cristo, che si traduce in persecuzione cruenta;
3) è da esse avversata e scompaginata la famiglia, basata sul matrimonio indissolubile, col divorzio;
4) la Scuola, e quindi l’educazione dei giovani, sarebbe monopolio dello Stato.
Ebbene, ecco il bilancio realistico dei mali immensi portati dalla Rivoluzione:
più di due secoli di sconvolgimenti con parecchie centinaia di milioni di vittime della cospirazione e dell’oppressione; due guerre mondiali con la minaccia di un conflitto atomico; la persecuzione
degli uomini migliori; lo sconvolgimento dei rapporti umani, l’aggravamento delle condizioni sociali ed economiche dei popoli; e tanti altri mali di dimensione planetarie.
Non induce, ormai, a una presa di coscienza esatta di questa immensa macchinazione operata da “giganti della malavita”, e a una lotta comune per liberare l’umanità intera dalla delinquenza rivoluzionaria?…
Pertanto, trivellando qua e là negli scritti riguardanti la storia di quest’ultimi secoli, mi sono reso conto che “I focolai di agitazione del mondo sono collegati da canali occulti, e che la lava eruttata dai vari vulcani di sovversione sale da un unico serbatoio di antica data”…
«Esplorando soprattutto il nucleo centrale delle continuità ideologiche che costituiscono il patrimonio costante della Rivoluzione, appare nella piena luce l’unità dell’intero fenomeno rivoluzionario» (A. Z., L’occhio sopra la piramide, in Spirito e Verità, suppl. 56 bis, Ottobre 1978, pp. 2-3).

Il Medioevo con la sua cultura umana e cristiana, come già detto, durò un millennio, messo in crisi quando «i fermenti pagani, antichi quanto l’uomo e mai sopiti, puntarono a riaffermarsi e ad avere man mano il sopravvento. Rinascimento e Riforma (protestante) cominciarono a spostare l’asse degli interessi culturali da
Dio verso l’uomo, fino a sfociare, con la cultura che ne seguì, nell’umanesimo ateo» (ivi, p. 7).

In questa situazione si inserisce Lutero con la sua pseudo-Riforma della Chiesa. La riforma vera perfeziona, ma senza guastare né creare nuove dottrine: ecco perché gli storici seri, quella protestante la chiamano Rivoluzione, fomentatrice per giunta dell’unica Rivoluzione, della quale stiamo scrivendo.

Principio base della teologia di Lutero è il cosiddetto libero esame delle Scritture, per il quale il fedele che legge la Bibbia è direttamente illuminato dallo Spirito Santo per capire il messaggio di Dio.

Un principio così perfetto (?) da fornire della Bibbia migliaia di interpretazioni e ha fatto sì che i protestanti, illuminati come sono dallo Spirito(?) hanno spaccato la Chiesa in migliaia di chiese e chiesuole.
Conseguenza, se fosse vero quanto dice Lutero, non esiste la verità nella Bibbia, di cui è garante la Chiesa, ma le verità che colui che legge vi proietta: e siamo già al relativismo biblico che ha già partorito quello morale. Quindi, una vera rivoluzione quella protestante, covo e ispirazione di altre rivoluzioni, che avendo come denominatore comune l’odio a Cristo, alla Chiesa e la distruzione della famiglia, diventano le diverse facce di un’unica Rivoluzione. Rinascimento e Riforma protestante creano un’ampia curva di ripiegamento sull’uomo; fenomeno che, intensificandosi negli ultimi secoli ha dato un apporto determinante alla formazione di società segrete, esoteriche e di magia che furono focolai attivi del naturismo pagano e della Rivoluzione, che tende a mutare sostanzialmente l’ordinamento sociale, politico e giuridico della società per sostituirlo con uno nuovo. Di fatto, secondo il romanziere austriaco Doderer von Heimito (1896-1966), «La Rivoluzione non è tanto il cantiere dell’avvenire, quanto la svendita del passato». E quale passato!

Parigi 10 agosto 1793. Sulla piazza della Bastiglia viene inaugurata la statua simbolica della Natura. Al presidente della Convenzione, Hérault de Séchelles, spetta rivolgere ad essa l’omaggio ufficiale in nome della Francia: “O Natura! – egli dice a voce spiegata – Sovrana delle barbare e delle colte nazioni, questo popolo immenso radunato ai primi raggi del giorno davanti alla tua immagine, è degno di te. Egli ormai è libero: nel tuo seno e nelle tue sacre sorgenti ha recuperato i suoi diritti, e si è rigenerato.
Dopo aver attraversato tanti secoli di errori e di servitù, era giusto che entrasse nella semplicità delle tue vie per ritrovare libertà e uguaglianza. Ricevi, o Natura, la protesta dell’attaccamento eterno dei Francesi alle tue leggi”. Il presidente, a questo punto, prese una coppa di forma antica e la riempì dell’acqua che scaturiva dal seno della Natura, bevve e porse da bere ai rappresentanti del popolo. Questo rito simbolico pagano era la conclusione di una lenta fermentazione culturale di antica data che pensava di riportare l’uomo all’innocenza originaria decantata da Rousseau e, prima di lui, dalla corrente ininterrotta degli umanisti che nel Rinascimento avevano preparato il terreno della Riforma e dalla Riforma avevano fatto esplodere la Rivoluzione: tre Erre in stretta connessione storica che a loro volta hanno dato origine al mondo moderno, la cui linfa segreta sembra il ritorno alla natura: l’umanesimo anticristiano. (cfr. A. Z., L’occhio sopra la piramide, o. c., p. 13). L’umanesimo anticristiano è stato generato e sempre gestito dalla Massoneria, dai poteri forti con essa collusi, dai «figli del maligno», dice Gesù (Mt 13,38). Ecco perché tutte le rivoluzioni furono fatte scoppiare solamente in Paesi cattolici, o cristiani ortodossi (in buona parte nella Russia) e nessuna in Paesi protestanti.

UN ELENCO
1. Francia 1789-1801. La Rivoluzione fu inaugurata in Francia, fomentata dall’Illuminismo. Due Papi fatti prigionieri: Pio VI morì in Francia; Pio VII prigioniero a Savona sino a quando Napoleone andò a finire a
Sant’Elena; migliaia di preti uccisi, migliaia costretti a scappare; chiese distrutte, e scompaginate le strutture ecclesiastiche cattoliche.
LA VANDEA, una regione della Francia profondamente cattolica, non accettava la rivoluzione anticristiana. Subì perciò il primo genocidio della storia: nei campi e nei fiumi giacquero 250.000 corpi di uomini, di donne e di bambini.
2. Messico (1911-1940); 3. Unione Sovietica, che comprendeva tutti i Paesi dell’Est-Europa (1917-1989); 4. Ucraina (1917-1990); 5. Spagna (1936-1939); 6. Lituania (1940-1987); 7. Romania: martirio dei cattolici (1948-?); 7. Germania (1937-1945) persecuzione nazista: solo in Germania furono coinvolti cattolici e protestanti, oltre che gli ebrei con il loro olocausto; 8. Polonia (1939-1989): persecuzione sia nazista che comunista; 8. Ungheria: incomincia il nazismo e prosegue il comunismo (1939-1989); 9. Albania (1944-1990); 10. Bulgaria (1945-1989); 11. Croazia (1898-1960). Nel 1717 in Inghilterra nascono contemporaneamente (e
non casualmente) la Massoneria e la Banca d’Inghilterra, le quali hanno contribuito con un complotto massonico-protestante perfino al Risorgimento italiano, che si risolse in una guerra civile tra italiani – merito particolarmente di Cavour – per imporre loro una cultura massonico-protestante al posto di quella cattolica
da essi maturata da 1900 anni. I primi missionari protestanti valdesi sbarcarono in Sicilia, con il massone Garibaldi, l’11 maggio 1860.

Alcune constatazioni:
1. Lo scompiglio dei valori umani cui assistiamo è lo sbocco naturale della Rivoluzione voluta e preparata dall’Illuminismo settecentesco: il movimento culturale d’affrancamento della ragione dalla Fede mediante una violenta rivolta contro la Chiesa cattolica.

2. Enciclopedisti, Massoni, Illuminati fomentarono il dissolvimento dell’antico regime in vista di uno Stato universale fondato sulla socializzazione dei beni e sull’asservimento delle strutture inferiori, famiglia compresa, allo Stato. A tale scopo erano passaggi necessari l’ateizzazione delle masse, nonché la disgregazione della compagine familiare.

3. Impegnati in questo programma, Massoni (sorti nel 1717) e Illuminati (sorti nel 1776) fomentarono la rivoluzione francese (1789) e i successivi moti liberal-massonici che sfociarono nel rovesciamento delle monarchie. Simultaneamente nasceva e prosperava il liberalismo economico, feroce sfruttatore non solo delle masse operaie, ma anche dell’infanzia costretta a lavorare nelle industrie.

4. Nel 1848, su mandato e secondo il piano degli Illuminati, usciva il Manifesto di Marx, che orientava la rivoluzione operaia verso l’affermazione del comunismo, realizzato dalla rivoluzione russa (1917) e dalle successive rivoluzioni marxiste in varie parti del mondo (Cina, Messico, Spagna, Cuba, Vietnam, ecc.).

5. Capitalismo occidentale e capitalismo comunista si contendono oggi (Cina-Stati Uniti e soci) il dominio del mondo, e sono concordi nella volontà di defenestrare la Chiesa. Le varie liberalizzazioni (pornografia, divorzio, aborto, matrimoni omosessuali, eutanasia, ecc. presenti ormai in tutti i Paesi occidentali, e in quelli che ad essi si ispirano) rispondono a una strategia di distruzione dei valori della persona per staccare i popoli dalla Chiesa e asservirli al supercapitalismo mondiale. In questa strategia entra la legge che consente i matrimoni omosessuali approvata recentemente da Obama, Presidente degli Stati Uniti.

6. L’anello mancante alle forze mondialiste per il controllo di tutte le ricchezze del mondo è quello relativo al potere eticoreligioso, controllando il quale potrà essere consentito loro il dominio assoluto sull’uomo… Chi crede, infatti, con la forza che gli deriva dalla fede, piuttosto che lasciarsi “massificare”, animalizzare entro gli angusti steccati del materialismo ateo, sa affrontare il martirio.

7. Pornografia, droga, aborto, ecc., non sono che gli aspetti più vistosi di una strategia che mira a sconvolgere le nuove generazioni e con esse la tradizione latino-cristiana, che si fonda essenzialmente su principi di etica naturale. Ma l’obiettivo finale è la Chiesa cattolica che di tali tradizioni è l’insostituibile fondamentale baluardo. Si spiegano così le varie aggressioni degli ultimi secoli, dal protestantesimo alle eresie, mallevadori l’Alta Finanza e la Banca d’Inghilterra, che dal 1717, anno della sua fondazione, troviamo sempre dietro tutte le grandi azioni sovvertitrici.

8. L’ultima battaglia per la salvezza dell’Occidente sarà dunque la stessa che bisognerà combattere per la salvezza della Chiesa Cattolica, che nel nostro tempo con maggiore virulenza viene aggredita da forze diaboliche che cercano di demolirla dall’interno, per appiattirla a livello di una qualsiasi delle tante sette religiose, allo scopo di realizzare la «Chiesa sinarchica».

9. Il sinarchismo, pertanto, vagheggia un umanesimo cosmopolita risultante dal coagulo delle varie fedi e culture sotto l’alta ispirazione massonica: a tali ideali dovrebbe piegarsi pure la Chiesa cattolica; in modo da divenire strumento docile e “pluralistico” delle forze del male. (cfr. A. Z., L’occhio sopra la piramide, o. c., p. 43).

10. Contro tutto questo programma di annientamento della Chiesa sta la parola di Gesù Cristo: «Le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa» (Mt 16,18): é Gesù Cristo il Re della storia; e questa è Parola di Dio che certamente non sarà smentita.

1517-2017
Nelle date che hanno la cifra finale il 17 c’è una curiosa causalità. È il caso? Può darsi. Ma il celebre cardinale Biffi, arcivescovo di Bologna da qualche anno scomparso, sosteneva che il “caso” è la firma di Dio quando viaggia in incognito nel mondo. Vediamo.

– Il 1517 è l’anno dell’eresia protestante ad opera di Lutero, che tanto tragica è stata per la Chiesa e per il mondo.

– Il 1717 è l’anno della fondazione, a Londra, della prima Gran Loggia della Massoneria che, certamente, ha a che fare con la precedente data perché ne amplifica gli effetti dirompenti per la Chiesa.

– Il 1917 è l’anno della Rivoluzione comunista in Russia che ha causato la più colossale strage di cristiani della storia, e ha pure scombussolato e devastato l’umanità per tutto il secolo XX. Gli effetti deleteri si sono protratti anche nel secolo XXI.

– Il 1917 è pure l’anno dell’apparizione della Madonna a Fatima che ha preannunziato la straordinaria e sanguinosa Rivoluzione in Russia, e tutte le tragedie grondanti fiumi di sangue generate dal comunismo. Nella stessa apparizione preannunciò la fine della Grande guerra e, dopo un periodo di pace, lo scoppio di una Seconda guerra mondiale.

– 2017 Papa Francesco I riconosce in Lutero, non più l’eretico, ma un riformatore della Chiesa. Perciò sia Lui che i membri della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) sono andati rispettivamente Egli in Svezia, la CEI in Germania per celebrare con i fratelli protestanti il Riformatore.

a) La Posta dello Stato del Vaticano ha emesso un francobollo celebrativo del cinquecentenario della rivolta di Lutero.
b) Papa Francesco è andato in Svezia per celebrare il cinquecentenario della Riforma protestante con i seguaci di Lutero. Ritornando ha dichiarato che con essi “è più ciò che ci unisce di ciò che ci divide”!
c) Bernardini, moderatore della Tavola Valdese, concludeva il Sinodo affermando: «Un pensiero grato va a papa Francesco “che ha assunto la sfida delle celebrazioni del cinquecentenario della Riforma protestante, deponendo la tesi dello scisma e della divisione per confrontarsi sulle prospettive del cammino anche con le Chiese figlie della Riforma”».
Il che vuol dire che il Papa, «deponendo la tesi dello scisma e della divisione», non considera più Lutero eretico, ma riformatore.

GERLANDO LENTINI

(1930-2019)

Fonte: http://www.lavia1966.altervista.org/

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Questo che vi abbiamo proposto è l’ultimo articolo pubblicato sul mensile La Via scritto dal direttore Padre Gerlando Lentini, andato incontro al Signore il 16 novembre scorso.

Nei prossimi giorni LA FEDE QUOTIDIANA continuerà a pubblicare alcuni articolo del sacerdote scomparso, autore di pezzi di notevole levatura.

 

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