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La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno

Versione audio

https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g/videos

Versione testuale

IL VANGELO DEL GIORNO: martedì 19 novembre 2019

Nel vangelo di oggi, stiamo giungendo alla fine del lungo viaggio di Gesù che si dirigeva verso Gerusalemme. All’entrata di Gerico, Gesù incontra il cieco che voleva vederlo, e questo incontro l’abbiamo meditato ieri, oggi invece Gesù si trova all’uscita della città di Gerico, per entrare in Giudea, proprio diretto verso Gerusalemme. Ecco che quì, Gesù incontra Zaccheo, un pubblicano, anzi il capo dei pubblicani della città: ricco e considerato corrotto, perciò escluso dalla sua gente. Ma Zaccheo, ci racconta il Vangelo, vuole vedere Gesù: corre davanti, sale su un albero perchè piccolo di statura, e aspetta che Gesù passi. E’ interessante questo comportamento di Zaccheo, ci dice qualcosa di importante su di lui: non gli importa dell’opinione degli altri, si arrampica su un albero perché qualcosa lo muove dentro. E Gesù,  vedendo Zaccheo sull’albero, non chiede nulla, ma risponde al suo desiderio e lo invita a scendere giù da quell’albero perchè gli stia davanti nella sua vera statura, perchè possa presentargli soprattutto la verità della sua piccolezza, che quì non è solo fisica, ma anche morale, e poi lo invita ad aprirgli la sua casa, per stare a tavola con lui. Ecco allora la bellezza di questo Vangelo, di Gesù che mangia con i peccatori, e che invita oggi anche noi, che siamo peccatori più o meno di Zaccheo non conta! Ciò che conta è che Gesù oggi invita anche noi, come ha fatto con Zaccheo, a sedere a tavola con Lui, e ci invita così come siamo, con tutte le nostre bassezze, con le nostre meschinità e i nostri peccati. Ed è questa accoglienza di Gesù, questa gioia di Gesù nello stare a tavola con i peccatori, che ha cambiato la vita a Zaccheo e oggi può cambiare anche il nostro cuore! Allora oggi lasciamoci cambiare il cuore dalla bellezza di Gesù, del Figlio di Dio, che ci invita a stare a tavola con Lui, lasciamoci toccare nel profondo, come ha fatto Zaccheo. Chiediamo allo Spirito Santo che ci apra il cuore per accogliere le persone disprezzate ed emarginate e per percepire i problemi delle persone che ci sono vicine e prestare loro attenzione. Che la tenerezza accogliente di Gesù produca anche in noi un mutamento totale di vita, perché si realizzi intorno a noi la rivoluzione della tenerezza, perché solo la tenerezza di Gesù è capace di cambiare in profondità i nostri cuori di pietra e far entrare questa gioia, questa bellezza del Figlio di Dio che ci salva. Buona giornata!

Lc 19, 1-10

In quel tempo, Gesù, entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: “Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”. In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: “È andato ad alloggiare da un peccatore!” Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: “Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto”. Gesù gli rispose: “Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo; il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”.

Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici.

La teologa Di Berardino gestito la pagina YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g

Per contattarla scrivere a: giuliva.diberardino@gmail.com

 

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