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“La mazzata Coronavirus è stata terribile e non possiamo ancora quantificare tutte le conseguenze. Una possibile riposta sta in politiche espansive ed applicazione della dottrina sociale della Chiesa”. Lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato il noto economista professor Leonardo Becchetti, docente a Tor Vergata di economia politica.

Professor Becchetti, una buona volta finirà l’ emergenza virus. Teme che le sue conseguenze saranno ancora più gravi sul tessuto economico?

“Sarà davvero molto, molto impegnativo gestire quello che verrà e ci vorranno nervi saldi. Intanto credo cha sia non necessaria, ma addirittura urgente una politica amica delle fasce deboli e penso a chi non ha le spalle coperte come i lavoratori subordinati Il mio pensiero va ad irregolari e partite iva. Inoltre se non girano soldi, neanche si spendono con tutte le conseguenze negative che ne derivano”.

La dottrina sociale della Chiesa?

” Ci dice di essere attenti a chi è indietro, attingendo a due criteri: solidarietà e sussidiarietà Non è il momento del rigore e dello Stato dal braccino corto, ma anzi sono giuste politiche espansive. Non denaro dato a pochi, ma seguire il criterio distributivo dell’ helicopter money, fisco amico e non guardo male a quanto hanno fatto in Portogallo con la regolarizzazione, scusate il pasticcio, degli irregolari. Poi bisogna far ripartire le imprese”.

Quando sarà il momento della verità?

” Penso maggio”.

Tanti riapriranno davvero?

“Dipende da come verrà gestito aprile e se riusciranno a superalo, però il rischio chiusure esiste”.

Il Sud?

” Il problema è delicato, ma vale quanto ho detto prima”.

Bruno Volpe

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