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sannicolaBari smentisce Assisi e così inizia una piccola e simpatica ” guerra” mediatica tra i  Franescani di Assisi e i Domenicani di Bari. Il nodo del contendere, le reliquie di San Nicola. Che cosa è accaduto? Dopo l’incontro di Papa Francesco col patriarca di ortodosso di Mosca Kirill, l ‘organo di informazione dei Francescani di Assisi ha  scritto che le spoglie mortali di San Nicola  potrebbero lasciare temporaneamente Bari per essere traslate verso Mosca visto che San Nicola è il santo più popolare della Russia.  E a questo punto è doveroso sentire la versione barese. Ecco dunque, padre Gerardo Cioffari, direttore del Centro Studi Nicolaiani e certamente il più autorevole storico del santo.

Pare Cioffari,   risulta che dopo il faccia a faccia tra il Papa e Kirill, le reliquie del santo di Myra potrebbero andare a Mosca?

” Noi a Bari di questo non sappiamo niente e ad oggi  non confermo, anzi smentisco questa informazione. Le ripeto, non abbiamo alcuna indicazione in tal senso. In quanto al futuro è nelle mani di Dio e tutto può accadere. Adesso ritengo la cosa non pianificata”.

E allora?

“Magari è solo una intenzione, un progetto. Tuttavia, lo sottolineo, noi a Bari dovremmo essere stati per lo meno  consultati e invece non ne sappiamo nulla. Poi ritengo questa cosa poco praticabile perchè sarebbe diverso da Padre Pio. A Bari ci sono solo parte delle reliquie, un sessanta per cento del corpo. E aggiungo, ma parlo a livello personale, che sono contrario alla ipotesi di traslazione, come lo ero per Padre Pio. In questo modo si rischia di incentivare una visione superstiziosa dei santi e della santità e invece la fede si incrementa con altre cose, con  l’aderenza al Vangelo e la pratica dei sacramenti”.

Chi è l’ interessato a questa eventuale traslazione?

“Ritengo solo i russi perchè san Nicola è il santo più venerato da loro. In Italia, specie con la riforma del calendario  dopo il Concilio, è caduto un tantino in disgrazia”.

Che dire del recente incontro tra il Papa e Kirill?

“Sto ancora leggendo il testo del documento e  dunque dare giudizi mi sembra improprio. Certamente è un passo molto importante sul cammino della unità, un evento positivo. Però suscitare facili entuasiasmi non è serio. Vedo troppo ottimismo in giro . L’ unità dipende prima di tutto dalla Russia e dai russi e oggi in quella Chiesa  si registra una certa divisione interna. Occorre prudenza”.

Bruno Volpe

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