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di Pietro Licciardi

ORDINATI A ROMA SETTE SACERDOTI E CINQUE DIACONI. AD ASSISTERE MIGLIAIA DI PERSONE, MOLTISSIMI GIOVANI

Sabato 24 Giugno, ore 15, la basilica di San Paolo fuori le mura a Roma è strapiena con file di sedie disposte nella navata centrale dal presbiterio a fin quasi i portali di ingresso. Il silenzio e il raccoglimento è quasi perfetto, interrotto solo dal pianto e dallo sporadico vociare di alcuni nei numerosi neonati e bambini. La stragrande maggioranza dei presenti sono giovani e giovanissimi. E’ un popolo quello accorso da diverse parti d’Italia per assistere alla ordinazione presbiteriale di sette sacerdoti e al diaconato di cinque seminaristi, tutti giovani, alcuni dei quali proseguiranno il loro cammino in terra di missione. A celebrare la funzione, tre ore intensissime in cui un magnifico coro ha intonato i più bei canti della tradizione, accompagnato in alcuni momenti dalle parecchie migliaia di voci dell’assemblea, è stato l’arcivescovo di Vienna S. Em. cardinale Cristoph Shöonborn.

Difficile raccontare l’emozione che di questi tempi suscita toccare con mano che a dispetto di tutto c’è ancora una chiesa viva, giovane, che anziché seguire le lusinghe delle ideologie clericali e mondane, santamente e ostinatamente cammina lungo la via sulla quale Dio li ha messi. Un “piccolo resto” che ancora tanto piccolo non è grazie alle sante guide e testimoni che la Misericordia divina continua a seminare nel mondo. Una brace ancora ardente che cova sotto la pesante coltre di cenere che sta soffocando le parrocchie e le diocesi che per rendersi bene accette dal mondo, nell’illusione di meglio convertire gli uomini moderni, finiscono per essere convertire loro ad un vangelo tiepido e sciapo, destinato – come ormai normalmente avviene – ad essere rigettato.

I dodici consacrati sabato a Roma provengono tutti dalla Fraternità sacerdotale di San Carlo Borromeo, nata il 14 Settembre 1985 per un’intuizione di don Massimo Camisasca, che ne è stato il superiore generale dalla nascita fino al 2012, quando è stato nominato vescovo di Reggio Emilia – Guastalla. All’inizio la Fraternità contava sette preti e dieci seminaristi che avevano accolto la consegna che Giovanni Paolo II nel settembre 1984 aveva affidato a Comunione e liberazione, in occasione dell’udienza per il trentennale della nascita del movimento: «Andate in tutto il mondo» aveva detto il Papa «a portare la verità, la bellezza e la pace che si incontrano in Cristo Redentore».

Ad oggi sono un centinaio i sacerdoti della Fraternità sparsi in Asia, Europa, America e Africa. Con loro anche trentasette religiose del ramo femminile, riconosciuto nel 2007: diciassette professe, otto professe temporanee e sette novizie.

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