Ti è piaciuto? Condividi!

La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno.

Ecco l’audio

Ecco il testo

IL VANGELO DEL GIORNO: giovedì 13 Giugno 2019

Oggi il Vangelo ci offre la possibilità di riflettere sulla giustizia come superamento della legge. A questo proposito, ci viene fatto un esempio concreto, che prende in esame il quinto comandamento: “Non uccidere!”. E troviamo Gesù che spiega come osservare pienamente questo comandamento non è solo evitare l’assassinio, ma è soprattutto sradicare da dentro di sé  l’odio, la rabbia, lo sfruttamento, il desiderio di vendetta. In effetti sono questi atteggiamenti interiori e profondi che si installano nel cuore degli esseri umani a provocare l’uccisione prima di sé e poi dell’altro. Per questo, secondo l’insegnamento di Gesù, acquista un valore primario la riconciliazione con gli altri, perché riconciliarsi significa anche compiere un atto di giustizia davanti a se stessi e a Dio. Quante volte ci sentiamo giusti per quello che facciamo, o sbagliati perché non ce la facciamo a fare tutto come si deve fare? Ecco, oggi Gesù ci insegna che la giustizia non é fare qualcosa per Dio e osservare tutte le leggi davanti alle altre persone in modo da essere impeccabili, ma la giustizia di cui parla oggi il Vangelo è piuttosto porre davanti ai nostri occhi ciò che Dio fa per noi e riconoscere che tutto ci viene da Lui. Giustizia è accogliere con amore noi stessi così come siamo, è sentirci figli di un amore vero, forte, stabile che ci ha messo al mondo e che si mantiene fedele per sempre! Allora “superare la giustizia degli scribi e dei farisei” significa soprattutto avere un cuore pieno di gratitudine, pronto ad accogliere e perdonare gli altri, capace di prevenire la trasgressione della legge, perché, se è vero che la legge ci permette di vivere l’amore fraterno, è ancora più vero che l’amore stesso ci porta a rispettare la legge in cui ci riconosciamo fratelli. Allora oggi preghiamo affinché ognuno di noi possa fare sempre più esperienza della giustizia di Dio, meditando sempre di più il Suo amore e la Sua bontà e presentandosi a Lui con gratitudine. Sant’Antonio da Padova, forse il santo più famoso al mondo per i tanti miracoli e per la sua grande sapienza, dottore della Chiesa che oggi ricordiamo nella liturgia, così scriveva: “Il giusto, nell’abbondanza della grazia che gli è elargita, entra nel sepolcro della vita contemplativa; come a suo tempo il mucchio di grano viene portato nel granaio, così, soffiata via la paglia delle cose temporali, la sua mente si rinchiude nel granaio della pienezza celeste e così rinchiusa si sazia della sua dolcezza.”

Mt 5, 20-26

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo!”

 

* Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici.

La teologa Di Berardino gestito la pagina YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g

Per contattarla scrivere a: giuliva.diberardino@gmail.com

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.