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“Il Vaticano non vuole alzare i toni con la Cina, interessata a porti italiani”.
Il noto giornalista e politologo Giulietto Chiesa, direttore di Pandora Tv ci ha rilasciato questa intervista e lancia qualche spunto interessante.

Dottor Chiesa, per quale motivo, ogni qual volta qualche studioso, giornalista o politico affaccia solo l’ipotesi che la pandemia da Covid 19 sia nata in un laboratorio cinese (per volontà o errore umano non si sa) il mainstream insorge e si crea un muro di gomma?

“La risposta è questa. La Cina da tempo si è affacciata commercialmente da queste parti ed è fermamente intenzionata a controllare almeno in gran parte il bacino del Mediterraneo con i suoi porti. Già lo ha fatto ad Atene col Pireo e non solo”.

E allora?

“Ora gradirebbe passare dall’altra sponda e mi risulta che alcuni gruppi cinesi di grosso spessore, uno dei quali anche nel calcio, è intenzionato a rilevare due scali italiani, almeno”.

Quali?

“Da quel che mi risulta avevano puntato su Venezia, ma so che nelle loro preferenze oggi c’è soprattutto Trieste. Il motivo è che Trieste è meglio collegata al Brennero per le merci rispetto a Venezia che comunque non è sgradita. Poi c’è Genova che è ben collocata sulla linea della seta e risulta strategica”.

Imprenditori privati o pubblici?

“In Cina è difficile distinguere il pubblico dal privato in quanto il privato obbedisce all’interesse nazionale”.

Perchè una condotta tanto ossequiosa o comunque silente verso la Cina?

“Perché la Cina non è vero che sta messa male economicamente, sta molto meglio degli Usa e le lobby degli affari degli Stati Uniti hanno poca fiducia, in poche parole puntano più sulla Cina o comunque fanno il doppio gioco”.

Vaticano: silenzio o quasi ed imbarazzo davanti a tre cardinali asiatici che apertamente hanno bacchettato il regime del partito Comunista cinese…

“Il Vaticano obbedisce allo spirito, ma anche al potere temporale e mai un Papa è stato tanto politico come Francesco. Dunque non ha alcun interesse al alzare i toni con quel Paese, per ragioni spirituali, ma anche concrete. Inoltre ci sta il recente accordo, tutto da discutere, sulla cosiddetta Chiesa Patriottica cinese. Infine non escludo che il Papa accarezzi il sogno di essere il primo pontefice a sbarcare in Cina e allora non ha alcun interesse ad alimentare polemiche”.


Bruno Volpe

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