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Gigi-De-Palo-642x336Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha voluto dedicare il 22 Settembre al Fertility Day e  questo ha creato qualche polemica. Sul punto, La Fede Quotidiana ha voluto ascoltare l’ opinione di Gigi De Palo, presidente del Forum delle Famiglie.

Presidente, che cosa pensa della scelta del ministro?

” Non voglio fare polemiche, non creano niente di buono e non mi piacciono. Penso che il Ministro sia partito in piena buona fede, senza la volontà, come si è detto da qualche parte, di offendere nessuno, però…”.

Però?

” La sua prospettiva che non mi convince. Il problema non è medico, scientifico o divulgativo. Il nodo è altro, di natura antropologica ed anche di prospettiva politica e sociale”.

Spieghi…

” Detto che la Lorenzin è  mossa da una retta intenzione, rimango della idea che la bassa natalità non dipende solo da ragioni mediche, divulgative o scientifiche, ma dalla condizione sociale in cui oggi vive la famiglia. Non è vero, basta leggere i dati dell’ Istituto Toniolo, che le donne e  le famiglie non vogliono avere figli e in mondo numeroso. Esaminando i dati si evince che  l’ ostacolo non è tanto la mentalità, che in parte esiste certamente, quanto la possibilità”.

 Cioè?

” Occorre che la politica crei davvero tutte le condizioni favorevoli alla famiglia  e alla procreazione, dunque alla natalità. Come è pensabile, oggi, auspicare ed incoraggiare nascite se le donne col  pancione  rischiano in tanti casi il licenziamento e comunque incontrano ostacoli nel mondo lavorativo? O se crescere un figlio ha costi esorbitanti? E allora, detto che l’ iniziativa del ministro parte da una idea positiva, e che le polemiche davvero non mi interessano, rimango della idea che occore prima di ogni cosa creare le condizioni economiche e sociali a favore della famiglia, vado con la mente ad un fisco amico, al bonus bebè, all’ incremento dei servizi e al lavoro. In Germania e Francia, paesi dove questo è stato fatto, la natalità ha avuto un significativo incremento, un vero cambio di rotta sul piano demografico. E come dicevo occorre far ripartire il lavoro. La disoccupazione, l’ incertezza e la precarietà a livello giovanile frenano in modo netto  sia la creazione di famiglie che la nascita di vite”.

Bruno Volpe

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