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Sono bastati alcuni ” pizzini” del nuovo libro-intervista del giornalista Peter Seewald al Papa emerito, per fare esplodere la solita polemica. Parliamo del nuovo libro “Benedetto XVI, la mia vita”. In base ai lanci pervenuti il Papa Emerito sostiene che vi sono ambienti che lo vorrebbero silenziare . Chiediamo il parere di un vaticanista di razza, che conosce bene il Papa Emerito e gli ambienti vaticani : parliamo di Gianfranco Svidercoschi.

Svidercoschi, ci risiamo… A chi si riferisce, secondo lei Papa Bendetto XVI?

” A nessuno, per il semplice fatto che non è farina del suo sacco”.

Cioè?

” Ho stima e conosco il Papa ed è uomo mite, sereno, per nulla rancoroso. Invece negli ultimi tempi emerge il tratto di un soggetto che ha voglia di vendicarsi e lanciare invettive e adesso messaggi in codice. Non mi sembra lui”.

Spieghi per favore…

”  Benedetto XVI aveva detto dopo la rinuncia di preferire un convento ritirato in Germania, per misteriose ragioni è accaduto il contrario ed è rimasto in Vaticano, in una residenza  creata da Giovanni Paolo II. E’ stato un errore clamoroso, che io spiego, da mie fonti in questo modo. Un soggetto molto vicino al Papa Emerito,  che  da Benedetto XVI ha avuto tutto e a lui deve tutto, ha chiesto ed ottenuto da Papa Francesco che Benedetto XVI rimanesse in Vaticano. Aveva tutto da guadagnare: se Francesco avesse detto no, si sarebbe sollevato un polverone,  il Papa caccia Benedetto . Al contrario, quel soggetto, resta ancora in Vaticano dietro le quinte ed influente”.

Ma il libro?

” Non è prosa del Papa Emerito. E’ frutto di un vescovo che gli è molto vicino (è facile intuire a chi si riferisca, nda) e si vede, esiste una frattura nella prosa. In pratica ci sono due  Benedetto XVI, quello prima della rinuncia e l’ attuale. Non è un suo linguaggio, quello”.

Tuttavia i concetti sono quelli cari al Papa Emerito, da sempre…

” Mi sembra evidente. Il soggetto di cui sopra, lo conosce bene, sa come ragiona e il suo pensiero e allora è facile copiare. Il soggetto è in preda a senso di onnipotenza. Pensi che mentre Ratzinger regnava per incontrare altro collaboratore sgradito al soggetto, doveva aspettare che costui andasse come era solito fare in giro per Roma”.

E’ un male il fatto che Benedetto XVI sia rimasto in Vaticano?

” Non è stato saggio, ma è stata una scelta voluta da quel soggetto di cui abbiamo parlato prima. Mi scusi: quando un vescovo cessa dal suo incarico, lascia l’ episcopio. Perché qui non è stato fatto? Date retta a me, quelle frasi e questi concetti non sono del Papa Emerito, ma del soggetto potente che da anni lo affianca e  ama le polemiche”

Bruno Volpe

7 pensiero su “ESCLUSIVO – Svidercoschi: “L’ultimo libro di Benedetto XVI non è stato scritto dal Papa emerito””
  1. Benedetto XVI,quando a rinunciato doveva tornare cardinale,poiché SOLO il vescovo di Roma è Papa!! ….Comunque anche io penso che sia strumentalizato da un ala iper tradizionalista…..

  2. Appunto. Anche a mio parere non è di papa Benedetto parlare in termini di “distorsioni maligne della realtà” se proprio lui – a questo punto – è il primo a metterci in guardia dichiarando che l’ideologia dominante ( cfr. l’articolo di repubblica) è di matrice anticristica: sarebbe una contraddizione in termini oltreché di metodo, non trova? Una schizofrenia metafisica onestamente difficile da immaginare.

    Che poi abbia sentito addirittura il bisogno di sculacciare un piccolo – piccolissimo resto fedele a quel Magistero di cui Lui stesso si fa portavoce (a fronte dell’immensa costellazione bergogliana gran parte della quale non accede né alla rete né ai social) e che per tale ragione abbia voluto ricordarlo in un libro scritto – quasi che la “papolarità” di Bergoglio non bastasse da sé stessa a convincere il popolo di Dio.. beh, mi pare davvero poco convincente.

  3. Tanto per aumentare la confusione! A che servirebbe fare chiarezza? La direzione è giusta! Così è tutto più chiaro. Lo scopo è raggiunto. !!!!
    Ma sarebbe troppo aspettarsi che Joseph Ratzinger diffondesse due parole: “non sono stato io a scrivere quel libro”? Oppure gli viene impedito di venirne a conoscenza? Questo sarebbe ben di più grave che semplicemente metterlo a tacere.

  4. Alle persone serie dico (ma lo sapranno già): Papa Benedetto non è libero di parlare, ma si pronuncerà pubblicamente solo quando sarà fuggito dalle vipere in Vaticano.

    E questo accadrà prima del Grande Avvertimento. Quindi, attenti! Appena sentiremo che il Papa ha lasciato Roma, sapremo che è vicino il momento della Verità…

    Questo potrebbe accadere ancora questo mese, come alla fine del mese ci potrebbe essere un grande segno nel Cielo… (e so quello che dico).

    Coraggio, la nostra rivincita è vicina!

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