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Il Presidente della Federazione Europea dei Medici cattolici, il barese dottor Vincenzo Defilippis attacca il leader della Lega Matteo Salvini sul tema messe aperte al popolo la Domenica di Pasqua, secondo quanto affermato in una intervista da Salvini.

Presidente Defilippis, lei è un medico credente. Nell’ottica cattolica che cosa è la malattia?

“Possiamo dire che la malattia è una prova che ci fa capire con evidenza quanto siamo deboli e fragili, la nostra limitatezza. Lo constatiamo con evidenza oggi, durante la pandemia. L’ attuale contesto denota, da una parte tutta l’ inadeguatezza umana, dall’altra il fatto che ci crediamo onnipotenti, persino in grado di fare a meno di Dio. Poi arrivano eventi come questo e tutto torna banalmente, ma altrettanto tragicamente, in discussione. Occorre maggior umiltà da parte di tutti”.

Il leader della Lega Matteo Salvini, nel corso di una intervista in tv, ha dichiarato che non si vive di sola scienza e che è bene aprire le messe al popolo la Domenica di Pasqua. Quale la sua idea?

“Dissento, è un irresponsabile nell’ affermare certe cose. Un politico dovrebbe avere equilibrio e pensare prima di tutto al bene comune . Non ha capito che non possiamo sfidare Dio. Ma prima di Dio non possiamo andare contro la ragione. Salvini ricordi il valore cristiano della vita e che sia pur in modo diverso siamo tutti figli dello stesso Padre. Un’ apertura di chiese alla domenica di Pasqua potrebbe creare assembramenti con il conseguente contagio del virus. Come medico e credente, penso di credere almeno quanto Salvini, dico che esiste il dovere di bilanciare fede e ragione. Del resto una enciclica di Papa Giovanni Paolo II, la Fides et Ratio ci dice proprio questo. Fede e ragione non sono avversarie, nessuna delle due componenti deve prevalere sull’altra. Dio ascolta la preghiera sempre, anche quella in privata e nel silenzio senza necessità di ostentazione, Dio vede nei nostri cuori. Quella di Salvini, me lo permetta, è una offesa alla intelligenza”.

In questa malattia fa paura la morte per come arriva e le modalità..

“L’ Occidente ha in un certo senso perduto il senso della morte e di riflesso quello della vita che è speculare. Innegabilmente è vero che si muore con sofferenze soprattutto solitudine, ma questo è comune a molte patologie e ai decessi in rianimazione. A mio avviso anche in vita bisogna saper essere sempre preparati ed allenati alla idea della morte, proprio perché non siamo immortali”.


Bruno Volpe

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