Un vaticanista accusa: “Benedetto XVI ha lasciato perchè minacciato di avvelenamento”
Dice Villasana che il maggiordomo Paolo Gabriele, accusato e poi condannato come il corvo di Vatileaks, in realtà non trafugò alcun documento. Ma che il vero corvo fu “il cardinale Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio e personaggio sinistro”. Tra i documenti trafugati vi era una lettera, scritta in tedesco e fatta arrivare a Papa Benedetto XVI, che diceva ” Entro un anno ti avveleneranno”.
Secondo il vaticanista, questa lettera sarebbe stata fatta pervenire: ” Da un monsignore di Palermo, l’arcivescovo Paolo Romeo”. Dice ancora Villasana: “Il Papa la prese sul serio tanto da fare nominare una commissione di tre cardinali. I tre cardinali il 17 dicembre 2012 gli consegnarono una relazione nella quale si diceva: ” La minaccia è seria, ti ammazzeranno entro un anno”. Ma vi è anche un altro motivo che avrebbe spinto Benedetto XVI alla rinuncia: una minaccia di cardinali tedeschi che annunciavano contro di lui uno scisma di massa. E questa fu una ragione, dice ancora Villasana, ancora più determinante della prima. La vicenda ha tutti i contorni della spy story da prendere certamente con la pinze.
Bruno Volpe
Con tutto rispetto per il vaticanista non credo che Benedetto XI abbia dato le dimissioni per motivi di politica ecclesiastica o il timore di essere avvelenato. Il fatto è che non tutti i papi anziani sono stati in grado di badare certe capre che vogliono formare gruppi autonomi dentro al gregge per poi abbandonarlo. Con il trascorrere degli anni vi sono prelati che si trasformano in manager e burocrati e per un papa serio ciò può essere un ostacolo ad esercitare proficuamente il suo ruolo di guida religiosa. Le condizioni di salute altalenante fanno il resto.
Sciocchezze