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Sotto attacco: La scure di revisionisti e censori sui beati e i santi” è il nuovo libro (120 pagine, Edizione Chorabooks), di facile lettura – grazie all’utilizzo del linguaggio giornalistico – ma profondo (visto il contenuto), del giovane teologo spirituale Matteo Orlando, classe 1978, docente IRC e pubblicista che, come leggiamo nella contro-copertina, è anche studioso di demonologia cattolica.

Edito, nella sua edizione cartacea, il 12 dicembre scorso, nel giorno della memoria liturgica della Madonna di Guadalupe, alla quale il libro dedica il primo capitolo («prima dei santi era necessario cominciare dalla loro Regina», dice Orlando), il testo è in vendita su Amazon (VEDI QUI), ma anche su più di 100 altre piattaforme digitali come IBS, Rizzoli, Feltrinelli, Mondadori, Libreria Universitaria, San Paolo store, Barnes & Nobles e molte altre.

La Fede Quotidiana ha intervistato in esclusiva l’autore.

Dopo “Faithbook arriva “Sotto attacco”, quali i punti di convergenza e di divergenza?

«In “Faithbook: La fede cattolica nel tempo dei conigli” ho cercato di fare una sorta di introduzione alla fede cattolica, agile ma completa, esprimendo in maniera semplice, spero efficace, argomenti estremamente complessi, sfatando anche luoghi comuni (come quello dell’inesistenza di Satana, dell’Inferno vuoto, ecc.) e appoggiandomi a solide fonti come i catechismi. In “Sotto attacco: La scure di revisionisti e censori sui beati e i santi”, ho cercato di denunciare pubblicamente una sviluppatissima corrente teologica che fa di tutto, a volte riuscendoci, per eliminare dalle biografie dei beati e dei santi ciò che di miracoloso hanno compiuto in vita. Lo stesso discorso vale per le incursioni del demonio nella vita degli amici di Dio, sempre più occultate in certe biografie da qualche decennio a questa parte. Ma esistono anche altre problematiche».

Quali?

«Alcuni pseudo cattolici, purtroppo, si sono spinti anche oltre sostenendo che nelle beatificazioni, nelle canonizzazioni e nel culto dei santi c’è da intravedere “un residuo anacronistico di trionfalismo religioso, estraneo o persino contrario allo spirito moderno”, arrivando ad insinuare una strategia espansionistica della Chiesa Cattolica nella “creazione” di nuovi beati e santi, una specie di “operazione di marketing della santità con scopi di leadership del Papato nella società civile attuale”».

E lei nel libro cosa propone?

«Già le poche brevi biografie di beati e santi che propongo permettono di rilevare che i poteri taumaturgici e i portenti da loro compiuti sono perfettamente congiunti ad un’esistenza “ricca” di grandi sacrifici, penitenze, flagellazioni e mortificazioni e alla loro partecipazione col corpo alle sofferenze del Cristo. E questo non, come sostengono certi laicisti, per masochismo, sadismo, depravazione, esaltazione, pazzia e via dicendo ma per un grandissimo amore verso la Santissima Trinità. E questo amore si è manifestato nella difesa di un’istituzione voluta da Nostro Signore Gesù Cristo in persona: la Santa Chiesa Cattolica, guidata dai Papi».

La sintesi del libro qual è?

«Uno dei motivi dell’attacco alla santità è legata a questo: beati e santi sono la rivelazione della cattolicità della fede cristiana ed espressione della Chiesa Cattolica che quella fede vive, custodisce e diffonde, nell’obbedienza ad ogni Vicario di Cristo. La cultura moderna e contemporanea, dalla rivoluzione Luterana in poi, purtroppo ha portato l’uomo al centro del mondo, staccandolo da Dio e dal suo fine ultimo. Questo ha fatto ripiegare la persona umana su se stessa, facendole perdere il senso e il significato del suo vivere qui sulla terra. Da questa cultura sono derivati grandi mali, tanto alla persona che alla società civile. Dio, che è Padre buono, ha provveduto a contrastare l’ottuso egoismo umano con particolari doni (= carismi) elargiti alla sua Chiesa, attraverso la vita e l’attività di non pochi cristiani ai quali ha fornito particolari doti e sensibilità: i beati e i santi, che hanno vissuto in grado eroico tutte le virtù, specialmente quelle teologali (fede, speranza e carità) e alla perfezione i consigli evangelici. E, a molti beati e santi, Dio ha concesso un dono che certi “moderni” teologi e certi agiografi revisionisti e censori (per non parlare di sacerdoti e di qualche vescovo e cardinale), cercano di sminuire: i miracoli. E proprio i miracoli concessi da Dio, gli episodio e gli eventi soprannaturali e preternaturali della vita dei santi emergono nelle brevi ma meditate agiografie proposte, sia di santi noti, come Pio da Pietrelcina, Domenico di Guzman, Daniele Comboni, Gemma Galgani, Faustina Kowalska, Leone Magno e Benedetto sia di santi sconosciuti ai più, come Francesco Saverio Bianchi, Platone di Bitinia, Anna Maria Taigi, Anselmo Polanco, Giovanni Battista Nam Chong-Sam, Cesare De Bus, Nikolaus Gross, Laura Del Carmen Vicuña, Maria Guyart, Cristina Von Stommeln ecc.».

Il libro consta anche di un particolare “Invito alla lettura” e di due appendici finali. Di cosa trattano?

«Ringrazio pubblicamente, anche dalle colonne de LA FEDE QUOTIDIANA, il dott. Rino Cammilleri, il celebre apologeta e agiografo, autore di decine di libri e articoli, che molto cordialmente ha invitato a leggere il libro «di Matteo Orlando, che espone una quantità di figure da meditare una per una, in un caleidoscopio in cui una tessera non è uguale all’altra. Perché i Santi sono la prova che il Vangelo è vero e che vero è tutto quello che Cristo vi dice». Ho concluso il mio testo proponendo due miei studi teologici, spero interessanti, su san Gregorio Magno e la sua celebre Regola Pastorale e su santa Caterina da Siena e le caratteristiche della sua maternità spirituale».

Adam L. Otter

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