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Safiria Leccese“Chi si occupa di Padre Pio deve farlo con cura e molta attenzione. Padre Pio merita rispetto”. Lo la giornalista Mediaset, Safiria Leccese, conduttrice della trasmissione di Rete4 “La strada dei miracoli”, premiato dagli indici di ascolto.

Leccese, un sacerdote di Potenza ha detto che la sua trasmissione sarebbe opera del maligno, che cosa ne dice?

” Non rispondo, non amo le polemiche”

Innegabilmente ha ottenuto un bel successo, spesso battendo anche famosi programmi di lungo corso. A che cosa si deve tanto affetto da parte del pubblico?

” Al grande e bel lavoro di squadra, a cominciare dai giornalisti, finendo ai tecnici tutti. Poco alla volta puntata dopo puntata, siamo andati avanti. Innegabilmente ci ha aiutati il tema della fede”.

Perchè?

” Perchè specialmente oggi la gente comune ha molta fame del trascendente, vuole guardare alle cose di lassù, oltre la stretta quotidianità. Ritengo che parlare di temi sacri è importante. L’ uomo si differenza dagli animali perchè ha spirito. E allora ecco la necessità di dedicare spazio e tempo alle cose del cielo, allontanandoci dal concreto. Il nostro valore aggiunto è la sete di trascendente, tanto radicata”.

Nella Strada dei miracoli, vi siete occupati con abbadondanza di Padre Pio, perchè?

” Perchè il santo di Pietrelcina è patrimonio di tutti, credenti e  non credenti. E’ tanto radicato nella tradizione e nella cultura popolare da meritare comunque sia, studio e approfondimento. Quando ci si occupa di Padre Pio, bisogna farlo con cura, delicatezza e attenzione, evitando ogni supponenza di tipo falsamente intellettuale, merita rispetto, va maneggiato con cura”.

Perchè?

” Lo ribadisco. Io non voglio entrare nel campo della fede, perchè ciascuno è libero di credere o non credere e non mi permetto di sindacare in un campo così delicato. Tuttavia, nella recente traslazione delle spoglie mortali del santo abbiamo tutti potuto toccare con mano quanto egli sia presente e forte tra la gente e allora oltre che di Padre Pio dobbiamo aver  considerazione di quella gente, non la possiamo trattare come popolino ,  non ci è  concesso di usare toni di sufficienza o peggio sprezzanti”.

Si riferisce ai commenti di alcuni intellettuali?

” Ora non faccio nomi e non intendo entrare in polemiche personali che non mi interessano. Però tutti abbiamo ascoltato dei commenti che definisco inappropriati e  irrispettosi. Chi arriva a dileggiare Padre Pio manca di riguardo oltre che al santo, a tanta gente che ha fiducia in lui, alla gente comune. Non mi pare un buon servizio”.

Il prossimo 5 maggio l’ospedale voluto dal santo, Casa Sollievo della Sofferenza, compie sessanta anni…

” E’ una realtà molto bella e nobile, un centro di eccellenza sanitaria e di enormi professionalità al servizio della collettività . Padre Pio lo ha voluto nell’ ottica della misericordia e della solidarietà.  E’ utile ricordare che il miracolato Matteo Colella guarì proprio in quell’ ospedale con un padre ateo e medico della stessa casa di cura”.

Bruno Volpe

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