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Una crescente parte di italiani percepiscono l’Islam come minaccia alla propria sicurezza personale. Lo ricaviamo da questa intervista che ci ha rilasciato il noto ed apprezzato sondaggista professor Renato Mannheimer.

Professor Mannheimer, a Foggia un centro culturale islamico ospitava un predicatore che invitava a gesti estremi di violenza contro gli infedeli. Ultimamente a Londra  due vittime del terrorismo islamico. Come gli italiani percepiscono tutto questo?

“Una parte  crescente o meglio in crescita della popolazione italiana oggi percepisce l’Islam come minaccia alla sua sicurezza personale. Naturalmente non sta a me dire se  questo è fondato o meno, i sondaggisti recepiscono pareri”.

Una maggioranza?

“Ancora no, ma la tendenza è in rialzo. Ovvero una fetta che cresce giornalmente degli italiani vedono l’ islam come un pericolo ed una minaccia alla sicurezza”.

Questo anche tra i cattolici?

“E’ un comune sentire che riguarda tutti, dunque anche i cattolici”.

Dialogo con l’ islam, come è percepito?

“Risente di quello che dicevo sopra. I sondaggisti non entrano nelle valutazioni di merito e di opportunità. Ma è certo, dai dati, che il dialogo col mondo islamico al momento subisce la già citata percezione di pericolosità e non è guardato da tanti italiani di buon occhio. Insomma, non tutti sono favorevoli e il numero dei contrari aumenta”.

Cattolici in politica, dove sono?

“Sono trasversali, dappertutto. Non esiste un partito caratterizzato da soli credenti o che ne abbia il monopolio. Non esiste uno schieramento di riferimento. Ed anzi i credenti sono anche tra le sardine”.

I cattolici sono determinanti negli esiti elettorali?

“Da 30 anni non determinano la contesa e questo fenomeno si è accentuato negli ultimi dieci. In sintesi, i credenti non spostano sostanzialmente le votazioni in modo decisivo”.

E’ scoppiata una esagerata polemica contro il Corriere dello Sport  Stadio e l’ ultimo film di Checco Zalone. A suo parere gli italiani sono razzisti?

“Non è il mio parere, ma quello delle rilevazioni. Gli  italiani non sono razzisti ed è sbagliato usare questo termine. Il problema è che esiste sempre più un atteggiamento di sfiducia verso le persone. E questo ci porta all’ inizio della nostra conversazione. Gli italiani hanno timore della propria sicurezza e  la percezione di insicurezza si nota specie in alcune aree delle città . ”

Bruno Volpe

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