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La minuscola comunità cristiana del Bangladesh celebrerà il Natale in sicurezza massima. La Dhaka Metropolitan Police (DMP) ha informato che imporrà una stretta sicurezza.

Ieri la polizia e alcuni leader cristiani si sono riuniti nella sede del DMP (nella foto) a Dhaka. Durante l’incontro il commissario del DMP Md Shafiqul Islam ha dichiarato: “Abbiamo adottato misure di sicurezza adeguate per le prossime celebrazioni di Natale e Capodanno. Ho raccomandato di celebrare messe e preghiere nelle chiese seguendo le linee guida Covid-19 sulla sicurezza sanitaria”.

Ha detto che oltre a Dhaka, tutte le aree in cui vivono persone della comunità cristiana, saranno in sicurezza stretta. “Terremo pronti i vigili del fuoco e ambulanze durante la celebrazione del Natale accanto alle chiese con molti uomini delle forze dell’ordine. Nessun venditore ambulante sarà ammesso vicino alle chiese. I frequentatori della chiesa saranno perquisiti con metal detector e altri strumenti di sicurezza prima di entrare”.

Ha anche suggerito di seguire le linee guida del governo che ha pubblicato per tutti i luoghi religiosi come mantenere le distanze sociali e indossare la mascherina in chiesa, moschea o tempio. “In ogni chiesa – ha detto – chiedo ai responsabili di mantenere la disposizione per il lavaggio delle mani con sapone o disinfettante. Per motivi di sicurezza, qualsiasi bagaglio è proibito in chiesa”.

L’attentato al Holey Artisan Bakery è stato compiuto da un islamista il 1° luglio 2016 a Gulshan. Sono state uccise 29 persone, tra le quali 9 italiani. Dopo l’attacco, il governo mantiene diversi poliziotti nelle chiese principali della città di Dhaka. Durante la celebrazione del Natale, la polizia è presente per sicurezza in tutte le chiese del Bangladesh.

Ieri all’incontro erano presenti alcuni leader cristiani. Tra loro Nirmol Rozario, presidente dell’Associazione cristiana del Bangladesh, che ha dichiarato ad AsiaNews: “Ringraziamo il governo per le garanzie di sicurezza durante il Natale a tutte le chiese del Paese. Speriamo di poter celebrare pacificamente la nostra principale festa religiosa”. (ASIANEWS)

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