Dopo avere incontrato nei giorni scorsi la squadra italiana della Sampdoria (ed aver ricevuto, dalle mani del vulcanico presidente Ferrero, – che dell’incontro ha detto: “è stato un onore e un privilegio” – la maglia blucerchiata con la scritta Bergoglio numero 1) Papa Francesco ha ricevuto nella Sala Clementina in Vaticano la squadra nazionale di calcio della Germania che, nella serata del 15 novembre, affronta in amichevole l’Italia allo Stadio Meazza di Milano.
Il Papa ha esordito dicendo di essere lieto di “salutare gli attuali campioni del mondo di calcio” e, svelando di aver “sentito spesso dire che le vostre vittorie sono vittorie di squadra” ha ricordato che “la Mannschaft” è diventata “una definizione comune del vostro gruppo”.
Poi ha aggiunto che “lo sport agonistico richiede non soltanto tanta disciplina e sacrificio personale, ma anche rispetto per il prossimo e spirito di squadra. Ciò vi porta al successo come ‘Mannschaft’ e vi porta nello stesso tempo a riconoscere la vostra responsabilità al di là del campo di calcio, soprattutto verso i giovani che spesso vi prendono come modello. E vi porta anche a impegnarvi insieme per alcuni importanti obiettivi sociali”.
Il Papa ha concluso ringraziando la squadra per il “supporto agli ‘Sternsinger’, i ‘Cantori della Stella’, per aiutare concretamente bambini e giovani dei Paesi più poveri. Tale iniziativa mostra come sia possibile superare insieme le barriere che sembrano invalicabili e penalizzano le persone bisognose ed emarginate. Anche in questo modo voi contribuite alla costruzione di una società più giusta e solidale. Vi ringrazio per la vostra visita e vi auguro ogni bene per l’attività sportiva e sociale. Vi chiedo per favore di pregare per me, e di cuore benedico ciascuno di voi e le vostre famiglie”.
Matteo Orlando