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E’ un pensiero lungo, profondo, pieno di calore quello che Francesco, al termine dell’Angelus, rivolge a chi soffre di malattie rare. Proprio nella Giornata a loro dedicata, sottolinea l’importanza della solidarietà tra chi vive la stessa patologia.

Nel caso delle malattie rare, è più che mai importante la rete di solidarietà tra i familiari, favorita da questa associazione. Essa aiuta a non sentirsi soli e a scambiarsi esperienze e consigli. “Incoraggio le iniziative che sostengono la ricerca e la cura ed esprimo – sottolinea il Papa – la mia vicinanza ai malati, alle famiglie ma specialmente ai bambini”, piccoli che nella preghiera possono sentire la tenerezza di Gesù:

Stare vicino ai bambini malati, i bambini che soffrono, pregare per loro, fare sentire loro la carezza dell’amore di Dio, la tenerezza … Curare i bambini con la preghiera, pure, quando ci sono queste malattie che non si sa cosa siano o c’è un pronostico un po’ brutto. Preghiamo per tutte le persone che hanno queste malattie rare, specialmente preghiamo per i bambini che soffrono. (VATICANNEWS)

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