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Nel suo incontro domenicale con i giornalisti, il cardinale Brenes ha analizzato la situazione del paese dopo le sanzioni imposte dagli Stati Uniti alla famiglia del presidente Ortega e ha ricordato che i prigionieri politici vivono in condizioni disumane.

Il cardinale Brenes ha detto che i prigionieri politici del Nicaragua vivono in condizioni carcerarie disumane, e ci sono convenzioni internazionali che non vengono rispettate. “I prigionieri hanno i loro diritti: devono essere trattati bene, avere acqua e luce. Esorto le autorità del sistema carcerario a rivedere le regole che non vanno”.

Il Cardinale Arcivescovo del Nicaragua Leopoldo Brenes, sulle sanzioni che interessano il paese, ha detto che queste sanzioni non sono state fissate dal governo o dalla popolazione, ma sono state fissate da organizzazioni internazionali. Per questo ha consigliato di analizzare, “e vedere se esse danneggiano la nazione e vedere il motivo per cui sono state date. Dobbiamo tuttavia fare tutto il possibile per raggiungere gli obiettivi delle organizzazioni internazionali”.

L’opposizione Civic Alliance for Justice and Democracy ha dichiarato che fino ad ora non ci sono sanzioni generali contro l’economia del Nicaragua e che, invece, sono rivolte a persone specifiche. Sia Ortega che il ministro degli Esteri Denis Moncada, così come Murillo, hanno insistito nel chiedere all’Alleanza Civica di intercedere presso la comunità internazionale per sospendere le sanzioni. L’Alleanza ha risposto che non lo farà finché il governo non dimostrerà “azioni concrete” per superare la crisi socio-politica del Nicaragua, incluso il rilascio di “prigionieri politici”, rispettare la Costituzione per quanto riguarda le libertà civili, garantire giustizia per le vittime della crisi sociopolitica e consentire il ritorno della democrazia.

Il cardinale Brenes ha consigliato di porsi “sotto lo sguardo del Signore, in modo da poter cercare il meglio per il Nicaragua”. Di umili origini, José Brenes Solórzano Leopoldo è nato nella città di Ticuantepe il 7 marzo del 1949. Ordinato sacerdote nel 1974 è stato nominato Vescovo ausiliare di Managua da Giovanni Paolo II il 13 febbraio del 1988. Il 1 aprile del 2005 , un giorno prima di morire, il Papa San Giovanni Paolo II lo ha nominato Arcivescovo di Managua per sostituire il cardinale Miguel Obando y Bravo, che si è ritirato, in base al diritto canonico, per limiti di età. Il 12 gennaio del 2014 Papa Francesco lo ha creato Cardinale, insieme ad altri 18 vescovi.

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