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“Vedo tante e sorprendenti affinità tra Don Tonino Bello e Papa Bergoglio”. Lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato, Monsignor Agostino Superbo, arcivescovo emerito di Potenza e soprattutto postulatore diocesano della causa di beatificazione dell’ex vescovo di Molfetta.

Eccellenza Superbo, in meno di due mesi, il Pontefice viene in Puglia due volte. Che cosa significa?

” Il lato che vorrei mettere in evidenza non è solo riferito al territorio, anche se mi pare evidente che vi sia, da pugliese, motivo di soddisfazione. Quello che maggiormente rileva, è il motivo della venuta  del Papa. La  prima volta è stato a pregare davanti alla tomba di Padre Pio, ora è la volta di don Tonino. Ritengo che sia Padre Pio che don Tonino, avessero in comune l’ amore prima di tutto verso Dio e  conseguentemente ai fratelli,  ai poveri e sofferenti che mettevano  in cima ai loro pensieri. Basti pensare all’ ospedale realizzato per volere di Padre Pio”.

Allora esiste un legame tra i due…

” Certo, il nesso si chiama misericordia, vissuta nel concreto e non in astratto, nei gesti e nelle piccole grandi cose”.

Lei ha letto da Postulatore le carte relative a don Tonino. Chi è stato?

” Direi chi è. Un modello  di sacerdote e di cristiano. Anzi,  penso che, indipendentemente da quello che nel tempo  farà la Chiesa nella sua prudenza e saggezza, è già santo, da pregare ogni giorno”.

Ci sono affinità tra lui e Papa Francesco, almeno nel modo di intendere il ruolo di prete?

” A mio avviso certamente sì, vedo tante e sorprendenti affinità. Ho un aneddoto da raccontare. Ho portato al Papa l’ ultima  biografia scritta su don Tonino, a firma del compianto don Mimmo Amato di Molfetta, da poco scomparso. In questo volume è scritto che don Tonino, al  momento della consacrazione a vescovo disse che un ordinario deve avere l’ odore del popolo. Papa Francesco, senza sapere di questo, disse molto tempo dopo che il prete deve avere l’ odore delle pecore”.

Da un punto di vista teologico ( anche se il pensiero di Don Tonino non sempre  riscuote consensi ed è bacchettato  per atteggiamenti e affermazioni quanto meno.. discutibili), che cosa dire di lui?

” Il punto centrale del suo pensiero è l’ amore verso la eucarestia e il legame stretto con Gesù. Egli scrisse i suoi sei volumi su una scrivania che si fece collocare davanti al Tabernacolo”.

E Maria?

“Aveva  profonda devozione mariana, specie per quella Dei Martiri di Molfetta”.

Quando sarà beatificato don Tonino Bello?

” Lo sa solo Dio”.

Bruno Volpe

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