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Angelo Spinillo“Con la legge Cirinnà la politica italiana, non tutta, ha dimostrato di seguire la logica del mondo e non quella dei valori più elevati. Un brutto esempio.”Lo dice Monsignor Angelo Spinillo,  vescovo di Aversa e vicepresidente della Cei per il Sud.

Eccellenza Spinillo, che cosa ha significato l’ approvazione della Cirinnà?

” Indipendentemente dall’ esame del testo, sul quale dissento, siamo alla dimostrazione che la politica italiana, anche se non tutta, segue la logica del mondo e non quella più elevata. Corre appresso alla ricerca della popolarità e del consenso facile e cerca quello che piace alla gente,  non bada alle conseguenze”.

Che cosa intende dire?

” Che la gran parte della politica non si occupa, per esempio,  come al contrario dovrebbe fare, della famiglia e lo vediamo in molte manifestazioni. Prima o dopo faremo i conti, perchè quando si indebolisce la famiglia, ne risente tutto il tessuto sociale”.

Veniamo al modo di approvazione della Cirinnà. Le è sembrato bello?

” Per niente. Il governo ha scelto un criterio autoritario e poco ragionevole, non tendendo alcun conto della necessità del dibattito, specialmente su temi che implicano valutazioni di coscienza e delicati. Non ha  voluto il dibattito e il dialogo , questo lo reputo un errore”.

A quale logica ha obbedito Renzi?

” Penso che ha rispettato il volere dell’ Europa. Come se il popolo italiano e la sua volontà non contassero niente. Probabilmente non poteva fare diversamente”.

Il Presidente del Consiglio ha commentato l’ approvazione dicendo che era un giorno di festa…

” Non è stato un giorno di festa, soprattutto per la democrazia. La legge porterà conseguenze negative. Trovo ingiusto  paragonare, come di fatto è scritto, le unioni civili tra persone dello stesso sesso, alla famiglia basata sul matrimonio tra uomo e donna, prevista dalla Costituzione. Inoltre, intravvedo l entrata per via di sentenza delle adozioni”.

Il premier ha detto di aver giurato sulla Cotsituzione e non sul Vangelo…

” Una frase che sa di sfida e inopportuna. Tuttavia, la vedo improntata al pragmatismo che lo contraddistingue. Lui segue questo, non il Vangelo”.

Obiezione di coscienza per i  sindaci credenti?

” Vedremo, da studiare. Ricordo che su questo punto i Padri della Chiesa, quando lo Stato era contrario al  Vangelo dicevano che era giusto ritirarsi nel deserto. L’ obiezione di coscienza per il credente è lecita, se consapevole e meditata”.

Bruno Volpe

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