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I manifesti di Pro Vita & Famiglia che vogliono offrire una riflessione sul Pdl Zan sull’omotransfobia sono stati imbrattati dal movimento ‘Liberare Roma’ al grido di: “Liberare Roma dall’omofobia!”. E’ un atto di censura del libero pensiero che spiega meglio di ogni parola in che dittatura ideologica ci farebbe sprofondare una legge così, dando potere alla ‘Nuova Inquisizione pro Lgbt’. I nostri cartelloni non sono omofobi ma evidenziano i contenuti di una legge che sarebbe deleteria per la libera espressione di tutti andando ad intaccare principi costituzionali fondamentali per i cittadini” hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita & Famiglia.

“In un post sul proprio profilo Facebook poi – proseguono Brandi e Coghe – il movimento, autodenunciandosi, scrive contro di noi: Per le strade della nostra città sono stati affissi dei brutti cartelloni. Vogliono far credere che la legge contro l’omofobia limiti la libertà di opinione. Ma l’omofobia non è affatto un’opinione. È un sentimento d’odio che genera solo discriminazione.Per questo li abbiamo corretti, adesso funzionano meglio!. In conclusione avvertono: “Stiano sereni. Noi #Restiamoliberi davvero e sporgeremo denuncia-querela per imbrattamento contro questo movimento che è solo alla ricerca di visibilità facile e veloce”.

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