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Sarà presso la Basilica di Superga l’appuntamento per tutti i giovani torinesi che “non mettono maschere di nessun tipo, ma aprono bene gli occhi sulla realtà”, come spiega don Luca Ramello, direttore della Pastorale Giovanile della Diocesi. L’alternativa cattolica alla notte di Halloween sarà guidata dall’arcivescovo monsignor Cesare Nosiglia. Sarà una notte in preghiera, in cammino e trascorsa a guardare la città da un’ altitudine di 672 metri. Spiega don Ramello che “attraverso la storia di sei santi e testimoni, modelli dell’abitare nel mondo e con Gesù” si cercherà di far comprendere che “i santi non erano fuori dal tempo, ma dentro la realtà”.
La veglia inizierà sul sagrato juvarriano con l’ascolto delle storie e i canti dei cento ragazzi del Grande Coro Hope, proseguirà con mezz’ora di silenzio nel chiostro, poi la preghiera in Basilica, infine la salita alla straordinaria cupola che domina la città. «La memoria dei santi, dell’impegno che hanno dimostrato nella loro vita, è il motivo della festa, una memoria che nelle coscienze è decisamente appannata. Ricorderemo che in ogni situazione storica si devono tenere gli occhi bene aperti», conclude don Ramello.

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