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SuskiCon il vescovo  polacco Monsignor Andrzey Wojciech Suski, ordinario della Diocesi di Torun al nord della Polonia, parliamo a tutto campo, partendo dal recente sinodo sulla famiglia, arrivando al gender e all’emergenza terrorismo. Il vescovo parla  buon italiano ed è ordinario della diocesi che ospita la controversa  Radio Marja.

Eccellenza, nella sua opinione il Sinodo dei vescovi sulla famiglia ha realmente portato novità nella dottrina sulla comunione al divorziato rispoisato civilmente?

” Il Sinodo è stato un bel momento di confronto e di verifica nella Chiesa e della Chiesa,  nel corso del quale si sono affrontati tanti argomenti, inclusa la comunione ai divorziati risposati . Su questo punto il Sinodo che non è stato vinto o perso da nessuno, ha espresso  la necessità di un diverso linguaggio pastorale ispirato alla misericordia verso chi soffre. La coppia in crisi o rotta è un soggetto debole e merita ogni comprensione pastorale, come verso ogni soggetto debole. Fatta questa premessa, vengo alla sua domanda. Le rispondo che la dottrina non è cambiata e tanto meno può o deve cambiare, non per cattiveria o chiusura, ma solo perchè il Vangelo non è modificabile da nessuno. Cristo era quello ieri, oggi e domani. Dunque Vangelo alla mano, Vangelo che non è alterabile salvo voler annullare la stessa  Chiesa, dico che al divorziato risposato la comunione non si può dare. Massima comprensione pastorale, ma nessun cedimento sulla dottrina”.

Tema terrorismo, che cosa fare?

“Indubbiamente è un tema complesso e controverso. Oggi tutti viviamo con la paura e il terrore e non è giusto. La gente ha  paura. E allora dico che abbiamo diritto alla serenità e ad una vita normale, che ci lascino in pace, che questo fondamentalismo islamico sia fermato e ci proteggano. Non possiamo chiuderci e tanto  meno cambiare stili di vita, ma dico che una contromisura esiste, per esempio, limitando le quote di immigrati, facendo attenzione a chi lasciamo entrare. L’ accoglienza è un sano principio di carità, ma occorre verificare con attenzione chi entra, se ne ha titolo e che cosa fa. Chi entra, poi, ha diritto ad esercitare il suo culto, ma rispetti rigorosamente le leggi, le usanze e il credo del paese che visita. Non capovolgiamo i valori”.

Monsignor Pieronek in una sua intervista ha sostenuto che la Polonia alle recenti elezioni ha cambiato rotta perchè stanca delle leggi europee..

“Concordo con Pieronek. Il governo liberal europeo ha seguito troppo fedelmente certe norme europee . Io non parlo ora di quelle economiche, mi limito a quelle in campo etico e morale. Spesso l’ Europa ha prodotto leggi e regolamenti che vanno contro i valori cristiani ed anzi in aperta violazione. E allora per quale motivo una nazione cattolica a massima maggioranza come la Polonia deve sottostare? Da cristiani e da vescovi abbiamo tutti il diritto e direi anche il dovere, di ribellarci pacificamente usando l’ istituto delle votazioni”.

Teoria del gender, che cosa fare?

” E’ una teoria aberrante  che va contro l’ uomo e lo offende. La trovo molto pericolosa, perchè pensa di annullare la distinzione tra uomo e donna. Ricordo che si nasce uomini e donne e non esiste altro in natura. Il gender vuole far diventare la natura un evento o fatto culturale. La trovo allarmante e in contrasto con la legge naturale ed ovviamente quella di Dio. Una cosa, le ripeto, aberrante”.

Bruno Volpe

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