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“Eutanasia? Anche nella Chiesa italiana ho notato una difesa di ufficio”: lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato Monsignor Giovanni D’ Ercole, vescovo di Ascoli Piceno. Recentemente il vescovo, nella città marchigiana, ha guidato davanti all’ingresso di una clinica, un raduno di preghiera in difesa della vita umana per sensibilizzare l’opinione pubblica, specie quella cattolica, sul tema eutanasia che potrebbe fare il suo ingresso in  Italia per sentenza, stante l’ inerzia colpevole della politica e dei parlamentari credenti in  particolare.

Monsignor D’ Ercole, da vescovo è preoccupato?

“La preoccupazione non è del vescovo, ma del credente e dell’ uomo. Qui tutti abbiamo bisogno di una sapiente conversione del cuore, anche  nella Chiesa e nel popolo di Dio. Il male si è infiltrato, bisogna saper e voler reagire davanti a certe cose, saper anche dire di no, non ti è lecito, non è possibile. Naturalmente questa conversione riguarda prima di tutto i credenti ed i cattolici, spesso tiepidi o rassegnati”.

Non trova quanto meno strano che un normale raduno di preghiera guidato da un vescovo sia diventato notizia?

“In effetti è così. Ma questo dimostra quello che dicevo prima. Esiste un addormentamento delle coscienze. Ho partecipato a quella iniziativa perché è importante  la sete di proclamare la Verità con chiarezza, e svegliare chi sembra aver timore. Anche nella Chiesa, su questo tema, l’ eutanasia, ho notato talvolta una  difesa di ufficio. La sorpresa che ha suscitato  il raduno di preghiera di Ascoli dimostra lo sbandamento della società”.

Eppure masse di giovani si sono mobilitate, anche da noi, a favore della tutela del Creato e per l’ ecologia..

“Sono cose importanti ed è giusto  rendersene conto. Ma mi pare contraddittorio o singolare la mobilitazione delle masse giovanili su sollecitazione di Greta e la passività  nella difesa della  sacralità della vita umana.  La difesa della vita è importante  almeno quanto i mutamenti del clima e la presenza della plastica. Il demonio lavora bene di questi tempi”.

Seguirà il Sinodo sull’ Amazzonia?

“Come partecipante no. Ma lo farò nella preghiera come raccomanda il Papa. Pregherò per questo Sinodo. Le conclusioni? Staremo a vedere, non so come andrà a finire. Invochiamo lo Spirito Santo”.

Vittorio Messori ha detto in una intervista che  il Papa non è il padrone della Chiesa..

“La Chiesa, infatti, non appartiene al Papa o ai vescovi, chiunque essi siano. Non  ne siamo  titolari, ma semplici amministratori chiamati alla diligenza e alla fedeltà, certamente in comunione ed obbedienza al Papa che è Vicario di Cristo in terra”.

Bruno Volpe

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