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“Qual bambino, Luigi è segno dell’ amore di Dio, un miracolo”. Parla don Antonio Ruccia, parroco della parrocchia San Giovanni Battista di Bari Poggiofranco, il sacerdote che ha trovato il piccolo Luigi ( adottato simbolicamente da tutta Italia) in una culla  termica fuori della sua parrocchia.Don Antonio.

Il manifesto che lei da tempo ha collocato vicino quella culla è: Nessun bambino è un errore. Che cosa vuole dire?” Che nessuno è autorizzato a giudicare che cosa era o faceva la mamma, le motivazioni del gesto, se per motivi morali o dovuti a difficoltà economica. In ottica cristiana questo non  ci deve importare. Ogni vita è un miracolo davanti agli occhi di Dio e a maggior ragione quella del piccolo Luigi. Bisogna pregare e ringraziare che non è stato abortito o gettato in un cassonetto. Ecco è la vera fortuna”.

Come legge questo avvenimento?” In chiave evangelica. Che cosa hanno fatto Maria, Nicodemo e Giuseppe di Arimatea con Gesù  sotto la Croce? Lo hanno schiodato . Ecco, noi abbiamo schiodato quel bambino da una situazione difficile . Un giorno  gli diranno che è stato accolto da un sacerdote. Ma quando un parroco accetta e accoglie in realtà lo fa la comunità intera”.

Che cosa rappresenta quel bimbo?” L’icona dell’ Italia post Covid. Mentre abbiamo visto immagini di morte e disperazione, finalmente la visione di una vita salvata . Una bella iniezione di fiducia  e di ottimismo. Mi piace fare un paragone forse ardito di immagini: quella dell’ infermiera che dormiva esausta sul computer durante la pandemia, eroina del suo lavoro, e quella del piccolo Luigi. Il bambino è una delle icone più belle di questo difficile 2020.  A coloro che hanno l’ inclinazione al giudizio dico: non è cristiano. La Santa Famiglia di Nazaret non aveva trovato posto ed era stata rifiutata. E aggiungo. Luigi è stato trovato alla Domenica, giorno della Resurrezione e della vita, fateci caso”

Come sta adesso il bimbo?” Bene, molto bene circondato da una gara di amore e di solidarietà”.

Bruno Volpe

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