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Gerhard MuellerLa Congregazione per la Dottrina della Fede ha pubblicato il testo integrale del discorso tenuto dal suo prefetto, cardinal Gerhard Müller, in occasione della presentazione in Germania del libro “Dio o niente” del cardinale Robert Sarah, discorso di cui si era molto parlato qualche giorno fa per via del fatto che contiene un esplicito riferimento al rischio di “scisma” nella Chiesa. Si apprende così che il cardinale ha dedicato ampi passaggi alla questione del rapporto tra il cristianesimo ed il mondo, facendo esplicito riferimento ai poteri “totalitari” che cercano di piegare la Chiesa ai propri interessi, inevitabile conseguenza, secondo il prelato, della rimozione di Dio dall’orizzonte umano.

Ma parimenti pericoloso è l’atteggiamento della Chiesa che pare adattarsi in modo disordinato a queste ideologie mondane e che, sempre secondo il cardinale, rischia di diventare loro collaboratrice nel fine di testimoniare non la Verità di Cristo, ma il pensiero Naturalista nelle sue varietà: Liberalismo, Nazionalismo e Comunismo. Questo anche grazie ad un’accorta opera di propaganda che mimetizza programmi immorali sotto una parvenza di filantropia:

“Nel programma di distruzione della moralità e di ateizzazione dell’umanità, – ha detto il cardinale – il codice morale della legge viene mutato nel suo opposto. L’omicidio di un bimbo nel grembo materno diventa un diritto della donna; l’eliminazione di un malato grave o morente diventa un atto di pietà; i programmi multimiliardari per promuovere aborto e contraccezione [ndr la cosiddetta Agenda 2030 dell’ONU] sono eufemisticamente dichiarati di far parte della lotta alla povertà – con l’ulteriore risultato (intenzionale) che le risorse naturali vengono preservate per i ricchi e non messe a disposizione dell’esercito di poveri; inoltre, l’autodistruzione per mezzo della droga diventa un atto di auto-determinazione, e il traffico umano di donne e bambini che coinvolge i paesi sottosviluppati viene combattuto in modo insufficiente – o, peggio, banalizzato […]. L’industria multimiliardaria del sesso e della pornografia non è altro che sfruttamento di esseri umani che vengono già privati della loro dignità. Essa ingrossa indegnamente le fila dei più grandi crimini contro l’umanità.”

Fabrizio Giudici

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