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Patriciello“Corrado Augias? Ha perso l’occasione per un buon tacere, basta con  le opinioni in libertà di questi intellettuali da salotto, che cosa ne sa lui di  Caivano? Lo invito qui a vedere, venga”. Lo dice accalorato don Maurizio  Patriciello, il coraggioso parroco della terra dei Fuochi, interpellato sulla discussa esternazione di Augias alla trasmissione Di Martedì, parole che hanno lasciato perplessa l’ opinione pubblica e la rete. Augias, infatti, commentando l’ orribile morte della piccola Fortuna, e guardando una sua foto, ha detto che era colpito dai boccoli da diciottenne . Una nota molto stonata.

Don Maurizio, Augias ha detto che Fortuna portava ammiccanti boccoli da diciottenne, come a dire che…

“ Ha perso l’occasione per un buon tacere, al posto di  avere rispetto per una bimba morta e la sua famiglia. Basta con le opinioni in libertà di questi intellettuali da salotto che parlano di tutto  e a sproposito. Ma lui che cosa ne sa di Caivano? Lo invito qui a vedere, venga. E’ una cosa vergognosa, Augias è stato a dir poco inopportuno, povera Italia con certi intellettuali. Ma anche se, per assurdo, avesse avuto i boccoli, è motivo per una morte tanto barbara? Me lo dica Augias. Lui è un salottiero che parla di tutto, chieda scusa alla famiglia e alla stessa popolazione di Caivano, ripari a quello che ha detto, ma ci sta dell’altro”.

Prego…

“ Non mi pare che nessuno in studio abbia osato contraddirlo o replicare a questa affermazione. Evidentemente ci sta una specie di spirito di categoria. Questa è  omerta, quella vera e poi parlano di Caivano. In quanto a chi parla a  vanvera penso anche alla Santachè”.

Perchè?

“A  Quinta Colonna ha sostenuto che il condomonio dove è avvenuto l’assassinio dovrebbe essere incendiato. Vi rendete conto di che cosa dice? Un pazzo o un esaltato, prendendo alla lettera queste affermazioni, avrebbe potuto mettere in atto il proposito, siamo alla piena irresponsabilità.  Valuterò se  è il caso di agire per vie legali, ora basta. Intanto ho invitato qui per approfondire il problema pedofilia don Fortunato Di Noto”.

Si parla di omertà, che cosa dice?

“La mia idea è che ci sta gente che ancora non parla o non ha parlato. Ferma restando la presunzione di innocenza che vale anche per i due attuali indagati, penso che ci siano altri complici. E invito chi sa, a dire le cose.  Quindi qualche silenzio si è avuto. Però da questo ad accusare la collettività di Caivano e l’ intero  condominio di omertà, ne corre. Questa non è una comunità omertosa, ma è composta nella sua maggioranza da persone oneste e perbene, non sono tutti delinquenti. Finiamola col discredito generale. Semmai, siamo penalizzati da uno stato assente”.

Che cosa manca?

“ Tutto, e la parrocchia oggi è il solo punto di incontro e di vita sociale. La comunità è lasciata a sè stessa, come avviene in altre realtà  qui vicine. A questo si aggiunga la povertà e la piaga della disoccupazione, il degrado sociale”.

Ma questo non giustifica la pedofilia..

“ Assolutamente no. La miseria non è mai alibi per questo e se dicessimo una cosa simile, faremmo un favore ai pedofili e a questi delinquenti che vanno puniti in modo esemplare con la certezza della pena e del diritto. Guai a sostenere  tesi simili. Contro la pedofilia si combatta senza se e senza ma”.

Bruno Volpe

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