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Ronchi“La misericordia è la massima espressione di Dio e benissimo fa il Papa a parlarne.” Lo dice il noto teologo Ermes Ronchi, sacerdote dell’ Ordine dei Servi di Maria, che ha predicato alla Curia Romana durante gli esercizi spirituali della scorsa Quaresima.

Padre Ronchi, che cosa è la misericordia?

”  La misericordia è la massima espressione di Dio e senza di essa la vita del cristiano perde di senso e di intensità. Non ritengo corretto fondare come dice qualcuno la misericordia in modo quasi speculare  al paradigma del peccato.  Essa va ben oltre la giustizia. Saggiamente, il Papa ha compreso che questo mondo tanto complesso e  convulso ha bisogno più che mai del perdono e della misericordia di Dio, evitando il giudizio”.

Evitare il giudizio. Ma come è possibile  durante il sacramento della confessione?

” Attenzione. Il sacramento della riconciliazione non è un’aula di Tribunale e tanto meno una sorta di dogana. Il confessore non esprime una sentenza sul penitente. In questo sacramento, che va preso sul serio, assaporiamo per intero la bellezza della misericordia di Dio che non ci vuole condannati, questo è il bello e il grande”.

Don Nicola Bux in un suo recente libro ha scritto che esiste la tendenza a banalizzare i sacramenti, come la mettiamo?

” Non condivido. Prendiamo l’ eucarestia che è il centro della vita del cristiano. A volte si pensa che sia un premio o una gratificazione per chi si comporta bene, per i buoni. Non è così. La comunione non è  un premio o ricompensa, ma una medicina del cuore, proprio per il malato. Il Signore viene per tutti, buoni e cattivi e chiede con insistenza la conversione del peccatore per   la quale fa festa. Tutti siamo chiamati alla salvezza e allora è importante dopo aver riconosciuto il peccato, dimenticare, lasciarci la vita vecchia alle spalle e guardare avanti con ottimismo e fiducia. Grazie alla medicina della misericordia possiamo farcela”.

Se dovesse indicare sinteticamente tre temi relativi a Papa Francesco, che cosa le viene in mente?

” Con lui siamo ad una  primavera della Chiesa che cerca di rinnovare con pazienza e tenacia. Si è trovato al cospetto di una Chiesa  quasi ammuffita, retta da funzionari del sacro. Cerca di cambiare rotta”.

Il secondo tema..

” La tenerezza  che è legata strettamente alla misericordia.  Abbiamo bisogno di sentirci amati e compresi. Una chiave di lettura giusta e indovinata”.

Il terzo?

” Sa ascoltare il suo interlocutore e lo dico per mia esperienza personale. Dedica tutto sè stesso, anche quando ha poco tempo a disposizione, sa ascoltare. Con lui ti senti la persona più importante”.

Bruno Volpe

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