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“Oggi 28 dicembre la Chiesa fa memoria dei bambini martiri innocenti: di quelli uccisi nel grembo materno, di quelli – secondo le indagini – sottratti alle famiglie di Bibbiano, delle vittime di pedofilia, di violenza, di quelli costretti a lavorare, di quelli cresciuti in un utero affittato e poi separati dalla mamma”, così ha scritto la nota giornalista e saggista Costanza Miriano.

Mentre don Antonello Iapicca ha commentato, riflettendo su altre questioni:

“Innocenti significa, letteralmente, senza conoscenza. In fondo sì, sono un pochino innocenti anche questi ragazzi di oggi, che fumano erba come fosse gomma da masticare, che bevono di tutto senza freni, e fanno sesso imbevuti di pornografia, senza sapere bene quello che fanno. E cosa aspettarsi con genitori a loro volta ignoranti, figli del 68 e della sua ideologia come di quelle solo apparentemente opposte ma nel fondo cortocircuitanti, Il vuoto del Grande Fratello e Instagram a braccetto con il vuoto delle piazze lobotomizzate di falso buonismo, mix letale che partorisce ignoranza infinita. Certo, ognuno, anche il più giovane, è libero e sceglie di peccare eccome, nessuno ha mai peccato al posto mio né io ho mai peccato in vece di qualcun altro. C’è la responsabilità personale eccome, ma quanta ne ha una generazione di genitori che ha abdicato al proprio ruolo irretito nelle menzogne del demonio? Una generazione di padri e madri che ha espulso Dio per credere a tutte le favole e menzogne che gli si sono proposte, senza criteri autentici e antropologicamente centrati per decidere e scegliere? Vietato vietare, e c’è ancora chi imbecilmente continua ad inneggiare all’allegria fatua dello sballo e del carpe diem, che usa se stessi e gli altri come vuoti a perdere, giochi per darsi piacere e sentirsi vivi per un momento. Si sveglieranno i genitori centrati sul proprio ombelico, che, incapaci di amare, hanno speso tempo ed energia a farsi la guerra e a costruirsi carriere e prestigio, riducendo i figli a pacchi postali spediti da una casa all’altra come merce ingombrante? Si sveglieranno i genitori che per lavarsi la coscienza hanno riempito di cose e vuoto i figli, pensando di amarli e di farli felici? Apriranno gli occhi quanti vorrebbero ridurre ancor più i figli a merce da coltivare in uteri affittati, solo per soddisfare il bisogno di un momento? Che ci fanno ragazzine in giro di notte, ad attraversare senza un minimo di accortezza, magari sfidando la sorte? Che ci fa un ragazzino imbottito di alcool e droga alla guida di un suv? Che ci fanno dei giudici a giudicare lecito coltivare morte in balcone come darla agli altri in ospedali asettici? Che giudizio hanno questi giudici, che impongono un modello satanico di vita, come un tiro di canna, come una botta di sesso “protetto” etc etc? Non c’è nessuno che gridi e smascheri questo gioco perverso del demonio che convince i nostri figli di valere quanto un tiro di fumo, quanto “una botta e via”, consegnandoli così al suicidio certo al primo impatto con la dura realtà del rifiuto e del fallimento? Non c’è nessuno che si renda contro di come questa generazione tutta “fluid” è niente altro che uno scorrere insensato sulla superficie della vita, inerme di fronte alle fauci voraci del male? No, il mondo è in mano al suo principe, non può far altro che ingannare e uccidere “con i guanti bianchi”, illudendo i ragazzi che la loro vita è riscattata e ha valore se manifestano con Greta invece di studiare e se fanno i pesci ammollo nel vuoto ideologico che li fa essere comunque “contro”. Sì, al netto della libertà personale, questi giovani sono innocenti, martiri ignoranti di un’ideologia che puzza di cadavere e morte. Ma c’è speranza, perché il loro martirio purtroppo inconsapevole li sta associando misteriosamente alla Croce di Cristo. Questi giovani sono cioè, nel fallimento spesso cruento della loro vita, testimoni ignari di chi ha dato la vita per loro. È Lui che, facendosi e facendo del male, stanno cercando. A Lui gridano nello sballo, inseguendo la pienezza e la gioia che solo Lui può donare, perché solo Lui è Via, Verità e Vita. Laddove tutto va in fumo Lui stende le sue braccia per raccogliere i cocci di vite buttate e perdonare, e risuscitare. Lui può fare di questi figli ignoranti delle persone con una rinnovata e preziosa dignità. Ma sono ignoranti, per questo la vera sfida per tutti noi è l’educazione della nuova generazione. Essa inizia dall’annuncio del Vangelo che, accolto, ha il potere di ricreare dal profondo le persone e purificare le coscienze e aprire l’udito per l’ascolto. Basta chiacchiere, convegni, tavole rotonde e roba del genere. Cerchiamo i giovani e annunciamo loro il Vangelo, perche tutto il resto non ha il potere di cambiare il cuore, dove il demonio ha deposto il virus maligno. Solo allora potremo trasmettere la Verità antropologica rivelata nella Scrittura e la ricchezza della Tradizione e del Magistero, perché divenga vita nuova nella responsabilità dura, autenticamente umana dell’amore e del dono di sé”.

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