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Clemente Mastella“Mettere la Chaouqui in quel posto, un errore colossale. Non comprendo quali competenze avesse e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’ex ministro della giustizia Clemente Mastella ci va duro  sul conto della presunta corva vaticana e non le risparmia legnate. La Fede Quotidiana ha intervistato il Clemente nazionale su temi sensibili come  il pontificato di Papa Francesco, il Giubileo in corso e il caso dei corvi vaticani.

 

Mastella, pensa che sia stata una buona idea indire questo Giubileo?

“Il tema della misericordia, che possa o non possa piacere, era al centro del Magistero del Papa sin dalle prime battute e direi che questa scelta era  naturale, la risultante logica. La misericordia rappresenta la sintesi del messaggio cristiano, pertanto mi pare normale che il Papa abbia scelto questo tema, per altro molto importante e forse profetico in questo tempo.”

Per quale motivo profetico?

“Il mondo vive giorni travagliati e se pensiamo di risolvere tutto con le bombe, stiamo freschi. Certamente ai terroristi una risposta va data, ma da questo ad associare come fanno alcuni tutto  il mondo islamico con i terroristi, ne corre e costituisce un errore grave di prospettiva. Finiamo col fare il gioco di chi semina terrore. Ecco il motivo della profezia,  saper vedere oltre il naso e alle conseguenze degli atti nella storia.”

Pontificato di Papa Francesco, vede rottura con la linea precedente o no?

“Forse nella forma e nei modi di esposizione, tuttavia, il Magistero mi sembra uguale. Bergoglio mette maggior attenzione ai valori sociali e rappresenta, la sua, una scelta legittima . Ma la Chiesa vive un momento di bellezza, come abbiamo visto alla cerimonia di inaugurazione del Giubileo. Erano presenti sia il Papa regnante che quello Emerito e non mi pare un momento di confusione, quanto di commozione e di condivisione. Tutti vediamo in Benedetto XVI una sorta di punto di riferimento dottrinale e teologico anche per Francesco vala la stessa considerazione,  egli molte volte ha espresso considerazione e tenerezza verso Papa Ratzinger, direi ricambiato. La Chiesa  cattolica oggi mi sembra molto viva, gode di salute alla faccia di certi libri e di certi becchini di professione.”

Che cosa dire del caso corvi nel Vaticano?

“Certamente si tratta di una pagina molto, ma molto brutta. Chi sottrae dei documenti per pubblicarli o darli a terzi fa una cosa scorretta e per il Vaticano persino illegale. Non mi vengano a dire che hanno compiuto questa cosa per amore di pulizia che non ci credo”.

Che cosa si nasconde sotto?

“Probabilmente una manovra poco limpida, anche se la dietrologia non mi appartiene. Da tutta questa triste vicenda bisogna arrrivare alla conclusione che mettere la Chaouqui a quel posto non ha rappresentato una bella scelta. Magari il Papa neppure sapeva chi fosse e comunque ha detto  in aereo di  aver commesso una svista in quella designazione.”

Per quale ragione tanto duro con la signora?

“Io mi domando che competenze specifiche avesse e quale fosse il suo compito, tanto da collocarla in una posto tanto sensibile. Inoltre non ne apprezzo la condotta aggressiva, la presenza nei media oltre ogni limite. Spero che sia giudicata con il necessario rigore nel Tribunale vaticano, ha bisogno di  durezza e spero che la sentenza sia esemplare.  Le ripeto, quella donna, istintivamente non mi ispira fiducia. In quanto al monsignore, anche per lui bisogna chiedere chiarezza e rigore.”

Lei  ha fatto il giornalista, fosse stato in Nuzzi e Fittipaldi, avrebbe pubblicato?

“I giornalisti svolgono il loro lavoro, hanno materiale e lo pubblicano”.

Bruno Volpe

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