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Il prossimo 13 maggio parte un’importante iniziativa sul web. Il sito Gli occhi della Guerra, che da anni segue tutte le situazioni di crisi e di guerra in diverse parti del mondo, cambia nome, format, ma non la mission. Si chiamerà InsideOver e, in controtendenza rispetto al panorama dei media italiani, che vivono momenti di crisi editoriali e di lettori, rilancia la sua presenza con una doppia lingua (in italiano e in inglese), per conquistare lettori appassionati di geo-politica e di buona informazione in giro per il mondo.

Gli occhi della guerra diventando il portale bilingue InsideOver permetterà a giornalisti, reporter, fotografi e videomaker italiani di avere una finestra anche a livello internazionale.

La Fede Quotidiana ha intervistato il responsabile del sito, Matteo Carnieletto, giornalista e saggista (con Andrea Indini ha scritto “Isis Segreto” e “Sangue Occidentale”).

“Prendere il largo per percorrere una nuova rotta”, avete scritto per lanciare la nuova iniziativa sul web. Cosa intende fare con InsideOver.com?

“Vogliamo continuare a fare quello che già facciamo oggi: raccontare con lealtà e passione ciò che accade nel mondo. In questi anni abbiamo scritto migliaia di articoli e abbiamo realizzato oltre 200 reportage in tutto il mondo. Lo abbiamo fatto con entusiasmo, andando sempre oltre. Questa voglia di spingerci più in là ci ha spinto a pensare in grande, oltre i confini nazionali, per iniziare – già negli ultimi mesi de Gli Occhi della Guerra – a scrivere articoli in inglese. A partire da lunedì prossimo – il 13 maggio – avremo due siti (uno in italiano e uno in inglese) per parlare a tutto il mondo. Rimarremo noi stessi, ma avremo un pubblico più grande. Parleremo al mondo intero”.

Come si può superare l’omologazione culturale e ideologica in Italia?

“Non fidandosi mai. Lo abbiamo visto con le famose armi chimiche di Saddam Hussein e con le Primavere arabe, solo per citare due casi eclatanti. Purtroppo alcune notizie che si ritenevano vere e che sono state sbandierate a destra e a manca si sono poi rivelate delle bufale colossali che hanno provocato migliaia di morti. Per questo voglio fare mie le parole usate, ormai cinque anni fa, da Toni Capuozzo per lanciare Gli Occhi della Guerra: ‘È un’ottima idea. Un’idea buona per chi non si accontenta del copia e incolla al computer, delle opinioni rimasticate a tavolino, dei pregiudizi espressi da lontano. Ed è anche un modo per diventare protagonisti dell’informazione. Non dico la verità, parola troppo grossa per il giornalismo, ma un pezzetto di onestà, di lealtà, di realtà raccontata a tu per tu’. Ecco quello che noi cerchiamo di fare è raccontare ciò che accade con lealtà”.

Quali tematiche legate alle religioni troveranno spazio su InsideOver?

“Continueremo ad occuparci di religioni. Di tutte le religioni. In questi anni abbiamo parlato dei cristiani perseguitati in Siria e in Iraq, ma anche delle comunità sufi in Pakistan. Anche in questo caso non ci siamo posti alcuna barriera ma siamo andati semplicemente là dove le storie accadevano. Negli ultimi anni, le sfide principali sono state essenzialmente due: la libertà religiosa e il terrorismo, nato da una versione radicale dell’islam”.

Com’è la situazione oggi dei cristiani perseguitati?

“Ne parleremo sempre perché, purtroppo, i cristiani continueranno ad essere perseguitati sia dai governi – come quelli legati all’islam radicale o quelli laicisti – che dai terroristi”.

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