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“Quarant’ anni per il futuro” è la nuova ed intrigante fatica letteraria dell’ Onorevole Carlo Casini, Presidente Onorario del Movimento per la Vita (edizioni Cantagalli) scritto a quattro mani con sua figlia Marina, attuale Presidente titolare del Movimento. Si tratta di un libro impegnativo, intenso,anche tosto in alcune parti, che affronta senza fare sconti al politicamente corretto il problema della sacralità della vita umana, oggi minacciata da una deriva ostile che pretende  di spegnerla nel nome di una falsa libertà. Abbiamo intervistato Carlo Casini.

Onorevole Casini, perchè quel titolo?

” Parto dai 40 anni della legge 194 e diciamo che il bilancio nel complesso è negativo, basti vedere il numero di aborti e dunque di bambini mai venuti al mondo, pertanto uccisi. Penso alle sconfitte, ma anche ai successi come i bimbi che si sono salvati grazie al nostro intervento. Occorre, oggi, più che mai, un nuovo umanesimo sui diritti dell’ uomo. Giovanni Paolo II, nell’Evangelium Vitae, ci assicura che alla fine la vittoria sarà la nostra”.

Esiste una deriva anti vita?

” Certo ed è forte. Ha cause concrete e motivazioni spesso economiche, oltre che ideologiche. Ci sono interessi reali, penso all’ aborto e alla fecondazione artificiale. Negli usa Clinton ha lavorato contro la vita sostenendo campagne abortiste, dicendo che l’ aborto è la scelta giusta”.

Un bilancio sulla 194..

” Una legge terribilmente ambigua e direi negativa nella sua applicazione . Ma questo lo disse il grande La Pira parlando di frontiera intransitabile. Certamente non ha prodotto buoni frutti”.

Possibile abolirla?

” Occorre essere sempre realisti. Oggi non possiamo pretendere e chiedere quello che è impossibile, visti i numeri. Da un punto di vista etico  sarebbe giusto ed anzi doveroso abrogarla, ma non ce la faremmo. Penso che gli obiettivi raggiungibili ed importanti sono:  riconoscere che il concepito ha dignità e natura giuridica di essere umano e soprattutto porre fine al falso femminismo che pretende e rivendica il diritto all’ aborto come libertà. Bisogna, al contrario, suscistare ed incoraggiare un nuovo femminismo responsabile che nasce dall’ istinto materno. Uccidere un bimbo indifeso non è mai una scelta di libertà, ma arbitrio che urta contro la vita della quale nessuno è padrone. Aggiungo che l’ aborto destabilizza proprio la psiche della donna”.

Bruno Volpe

Un pensiero su “Carlo Casini: “La 194 non ha prodotto buoni frutti””
  1. Avete proprio ragione!!!,…..la cultura della morte a invaso anche ambienti della intellighenzia cattolica che MAI , poi MAI avrebbero avallato che solo pensandolo ,che in nome di DIO si potesse condannare un uomo!!!!! (STESSA SENTENZA E OPERAZIONE CHE FU ADOPERATA PER GESU’CRISTO):

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/pena-morte-labolizione-rimproveri-papa-usa-e-italia-1561979.html

    …ergo dunque che,tutto il processo e la sentenza di supplizio e morte fatta al Figlio di Dio E’ LECITA ?! (ma certamente ,qualcuno si domanderà questo cosa c’entra….con la vita). Dunque quando quelli dell’ISIS SGOZZANO INNOCENTI in nome di dio(minuscolo voluto),lo fanno in modo lecito?!

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