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VeronaArenaMontano le polemiche a Verona per l’arrivo di una serata blasfema che, certamente, offende la sensibilità religiosa dei cristiani. Il prossimo 20 novembre è stata organizzata nella città scaligera una serata musicale, definita dagli stessi organizzatori “la serata più svaccata, irriverente e blasfema dello stivale: Zumpa e Balla in Vaticano, (qui il video: https://www.facebook.com/zumpaballa/videos/vb.330490620435523/446771428807441/?type=2&theater), garantisce Mosconi” (un celebre commentatore sportivo e blasfemo di Verona, morto qualche tempo fa).

Lo spettacolo è una pantomima della celebrazione della Santa Messa, con tanto di altare, crocefisso e paramenti sacri, indossati da padre Sonic e padre Bestia (che dispenseranno musica europop, dance 80/90, Rock ‘n Roll 50/60), che simulano la consacrazione del pane e del vino e distribuiscono “ostie inebrianti (alcoliche) per combattere i raffreddori e il demonio”, accompagnandole con alcune raccomandazioni: “Preparatevi a essere benedetti, ad ingerire ostie alcoliche, a sposarvi con il primo che passa (anche se fosse un cane o il diavolo in persona), dai nostri vescovi …. ma prima.. confessatevi!!!”. Abbigliamento consigliato: “Ecclesiastico! Sbizzarritevi: tra preti, frati, papi, suore, Madonne, Mosè, Cristi in croce, Spiriti Santi, ma anche tra Demoni, Abiti da sposa/o, guardie svizzere, Diavoli, testimoni di Geova o più semplicemente da Paolo Brosio!!!”. Inoltre l’invito: “Portate atei, rosari, agnelli o corone di spine…saranno bene accette”. E chi avesse ancora qualche dubbio sui reali contenuti di questa iniziativa, può guardare il breve filmato dello spettacolo rappresentato a Firenze nel gennaio scorso (video qui: https://www.youtube.com/watch?v=eoMJSMFyQa8&feature=youtu.be) e ripetuto il 13 novembre, in occasione della visita di papa Francesco al 5° Convegno Ecclesiale Nazionale.

«Dinanzi a questo spettacolo blasfemo e irriverente – dichiara il consigliere comunale di Verona Alberto Zelger -, certi di interpretare l’opinione della cittadinanza, esprimiamo tutto il nostro sdegno, per l’offesa arrecata al nostro sentimento religioso. Ci domandiamo perché così spesso in Italia la libertà di espressione si trasformi in libertà di insulto e perché sia venuto a mancare quel rispetto naturale per le religioni – in particolare per il cristianesimo – che trova spazio persino nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: un segno evidente di decadenza della nostra civiltà, che con tanta fatica è stata costruita dai nostri nonni e che ora taluni vorrebbero rinnegare. Il fatto che in Italia siano permessi tali spettacoli ci inquieta profondamente; siamo convinti altresì che essi siano contrari ai principi costituzionali, perché offendono le convinzioni morali e religiose della stragrande maggioranza degli italiani. Il rispetto di tutte le fedi religiose infatti sta alla base di ogni società moderna, che deve sì garantire la libertà di espressione, ma anche favorire la pace sociale, evitando che vengano dissacrati e ridicolizzati i sentimenti più profondi dei suoi cittadini. Invitiamo pertanto la cittadinanza a boicottare questa e altre manifestazioni simili, che purtroppo avvengono anche in altre città italiane. Gli autori di tali spettacoli sanno che la legge forse non li punirà, ma meritano la nostra riprovazione, perché si accaniscono contro chi non vuole o non può difendersi, mentre si guarderebbero bene dall’offendere altre religioni. Come cittadini abbiamo comunque il dovere di far sentire la nostra voce; come credenti pregheremo per loro, sull’esempio di Cristo che pregò per i suoi persecutori».

 

Matteo Orlando

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