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Grande successo di fedeli, quasi un milione, per la manifestazione Rozaniec do Granic (Rosario al confine) organizzata in Polonia e indetta dalla fondazione laica  “Solo  Dio basta”, con l’appoggio della Kep, la Conferenza Episcopale della Polonia.

Si è formata una vera catena umana nel nome del Rosario, (pur in condizioni climatiche non sempre buone), partita dal nord del Paese sul Baltico, vicino a Danzica, per arrivare ai Monti Tatra, Zakopane, e al confine bielorusso ed ucraino. Alla manifestazione hanno dato la loro adesione 319 parrocchie di confine e ben 22 diocesi, ma anche realtà non di confine si sono mobilitate. Il rosario, infatti, è stato recitato nelle diocesi di Torun, Varsavia, Cracovia,Poznan, Lublino, Legnica, Lods e Wroclaw e nelle cappelle degli aeroporti internazionali come  a Varsavia Chopin e Modlin, Cracovia, aeroporto Giovanni Paolo II di Balice.

La giornata si è snodata con l’ adorazione eucaristica alle 10, 30  e a seguire il Rosario. Anche i media hanno seguito l’ avvenimento specialmente Niedzela, Radio Marja e Nasz Dzniennnik, quotidiano cattolico. Il Rosario è stato indetto nella festa della Madonna del Rosario per “salvare- come hanno specificato gli organizzatori- la Polonia e l’Europa dal nichilismo, dall’islamismo e dal rinnegamento della fede cristiana”

La data scelta, oltre che festa della Madonna del Rosario, è caduta anche nella celebrazione del 140 anniversario delle apparizioni mariane di Gietrzwald, le sole apparizioni mariane polacche riconosciute. Soddisfatti gli organizzatori e specialmente Maciej Bodasinski, anima di questo rosario incoraggiato dai vescovi locali.

Bruno Volpe

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