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“Lo Stato non scenda a patti col male e neppure si faccia lenone”. Lo dice in questa intervista che ci ha concesso Monsignor Gerardo Rocconi, vescovo di Jesi.

Eccellenza, che cosa pensa dell’ eventuale riapertura delle cosiddette case chiuse come da proposta di legge?

” Inaccettabile. Lo Stato non venga a patti col male e col diavolo”.

Lo spirito della proposta è: siccome la prostituzione di fatto esiste, specie nelle strade, tanto vale, per il decoro dei centri, fare in modo che si svolga al chiuso, nelle case di una volta…

” Non condivido questa impostazione. Sarebbe come dire: siccome si ruba e non si possono reprimere tutti i furti, legalizziamoli, come legalizzare le rapine o la droga. Al contrario certe cose vanno combattute, punto e basta. Per la prostituzione la via maggiormente adeguata è l’ educazione che sappia dissuadere”.

Vi è anche chi propone di tassare le prestazioni delle lucciole…

” Un assurdo. Lo Stato non può fare cassa su questo, sull’ immoralità e sulla mercificazione del corpo della donna. Avremmo in tal modo uno Stato che si fa lenone. Non lo dico solo da credente, ma da cittadino. Tutto questo è sicuramente frutto della secolarizzazione dei tempi e della progressiva scristianizzazione della società”.

In politica si affacciano i cosiddetti patti pre matrimoniali…

“Un matrimonio che sia preceduto da questi patti, veri contratti con riserva, almeno in chiave canonica è nullo in partenza. Ma senza scomodare il diritto canonico, la trovo una cosa squallida e non bella. I coniugi prima ancora di avviare un’avventura comune, la mettono in dubbio, ovvero considerano possibile infrangere il  vincolo. Che per il cristiano è un sacramento, non dimentichiamolo”.

Alcuni politici, a colpi di grancassa, avevano annunciato una legge per disporre la chiusura dei negozi alla domenica, sin qui nulla…

” Gli annunci in politica  non sempre sono seguiti dai fatti. Sul tema delle aperture alla domenica, tante commesse mi hanno chiesto di fare qualche cosa. Il lavoratore ha diritto al riposo domenicale, a stare serenamente in famiglia o con gli amici, a godere lo svago. Ed ovviamente ad esercitare liberamente senza vincoli, il culto. Non possiamo sempre sacrificare tutto sull’ altare del dio denaro o profitto”.

Da poco in Vaticano si è concluso il summit sulla pedofilia e sugli abusi  sessuali in danno dei minori. Che idea ne ha ricavato?

” Buona, è stato un dibattito franco ed anche molto onesto, è opportuno che la Chiesa si interroghi e prenda provvedimenti concreti. In quanto a certe  critiche, ricordo che tra pedofilia ed omosessualità non vi sono nessi scientificamente provati”.

Nell’ assise la parola omosessualità non è stata mai pronunciata, una specie di convitato di pietra, visto che tanti abusi sono commessi anche su adolescenti e  non solo bambini…

” Le ripeto che in quanto alla pedofilia non esiste la prova certa di un nesso con questa e l’ omosessualità. Indubbiamente è bene parlarne e sarebbe forse  giusto dedicare spazio  al tema dell’ omosessualità, perchè no”.

Bruno Volpe

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